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Il Cashback spiegato in maniera semplice

Su internet si legge ogni giorno di centinaia di metodi di risparmio, alcuni più affidabili, altri molto meno.

Chiunque abbia navigato un po’ in rete ha sicuramente sentito parlare almeno una volta del “cashback”, un metodo di risparmio che permette di spendere dei soldi e ottenere indietro una parte della spesa sotto forma di rimborso.

Troppo bello per essere vero? Non proprio. Vediamo insieme come funziona il cashback e perché, in effetti, non è una truffa.

Come funziona il cashback online?

Quando si parla di cashback, si fa riferimento a un sistema che permette agli utenti di affidarsi ad alcune piattaforme – i siti di cashback, appunto – per ottenere un rimborso su tutta una serie di negozi.

Gli utenti devono solitamente iscriversi a questi siti, cliccare sugli appositi link e, grazie al loro click (che permette il tracciamento), accumulare risparmi.
Una volta accumulato abbastanza è possibile incassare ciò che si è risparmiato.

Vediamo meglio il funzionamento di questo metodo di risparmio.

Il sistema a commissioni

Quando un’azienda offre servizi di cashback, stringe accordi con diversi partner (tipicamente, i negozi più famosi disponibili online). Grazie a questi accordi commerciali, l’azienda ottiene da parte dei negozi una commissione, che essi pagano per mandare ad acquistare da loro nuovi utenti.

Quando gli utenti effettuano un acquisto passando prima attraverso un portale di cashback, quindi, una parte della spesa gli torna indietro.

Per i siti di cashback è possibile pagare questa percentuale proprio grazie alla commissione che le aziende forniscono loro: la circolarità del sistema lo rende applicabile potenzialmente a ogni negozio, garantendo sempre il risparmio degli utenti.

La sicurezza degli utenti

Uno degli elementi più interessanti del cashback è che, a differenza di altri metodi di risparmio, è assolutamente sicuro per gli utenti.

Tipicamente, i portali di cashback richiedono l’iscrizione. Una volta iscritti, è possibile iniziare ad accumulare i propri cashback in un salvadanaio personale dal quale – una volta raggiunta una certa soglia – è possibile prelevare.

Servirà fornire soltanto i propri dati di prelievo e a quel punto si potranno ottenere i propri rimborsi. I propri dati saranno protetti e non ci sono vincoli o abbonamenti.

Facciamo un esempio

In Italia, un caso pratico arriva direttamente da Bestshopping, nato nel 2007. Prima di tutto leggete e tenetevi aggiornati sempre su termini e condizioni. Il sito funziona con un sistema a traguardi: si parte dal livello Gattino e si cresce fino a diventare Leone. Ad ogni livello corrisponde un aumento del cashback ottenibile e quindi del risparmio.

Una volta effettuata l’iscrizione, si potrà acquistare sui negozi convenzionati, dai brand di moda più famosi alle agenzie di viaggio, fino ai grandi negozi online.

I rischi del cashback online

Come si è visto, acquistare online tramite il cashback non presenta particolari rischi. Ovviamente è necessario affidarsi ad aziende affermate e che garantiscano standard di sicurezza nei pagamenti, ma al di là di ciò non ci sono particolari pericoli.

Uno degli elementi che potrebbe essere meno facile da gestire, per gli utenti, sono i tempi di attesa: dal momento che il sistema si basa sull’interazione di più aziende, talvolta i cashback possono metterci un po’ di tempo ad arrivare.

Un’altra possibilità sono gli annullamenti: le aziende tipicamente hanno regole precise sul cashback (ad esempio potrebbe essere disponibile solo su alcuni prodotti specifici), quindi è importante leggere sempre le condizioni prima di acquistare.

In ogni caso, anche gli eventuali “rischi” del cashback riguardano i risparmi stessi che si sono accumulati, soldi che senza affidarsi a queste piattaforme si sarebbero spesi comunque!

La cosa importante è fare sempre attenzione a dove si lasciano i propri dati personali per evitare furti di identità (ne abbiamo parlato in questo articolo).

Che differenza c’è tra il cashback online e il cashback di Stato?

Il cashback online si basa su piattaforme private che permettono agli utenti di ottenere un rimborso sugli acquisti effettuati tramite di esse sui negozi affiliati.

Il cashback si accumula solitamente nel profilo dell’utente e può essere prelevato una volta raggiunta una soglia minima, senza limiti specifici di spesa.

Il cashback di Stato, invece, è stata un’iniziativa pubblica, il cui fine era incentivare i pagamenti elettronici nei negozi fisici, offrendo un rimborso sugli acquisti tramite carte. Per poter partecipare era richiesto un minimo di 50 transazioni ogni semestre e il rimborso massimo era di 150€ a semestre.
Il programma è stato sospeso nel 2021.

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