Un articolo potremmo dire affetto da un certo “bias di conferma” ha riesumato la bufala per cui “il capo del dipartimento medico di Moderna ammette che l’mRNA modifica il DNA“.
Testo che in realtà non conferma come vedremo la bizzarra teoria esposta nel titolo, ma una cosa diversa. Ovvero la forte intersezione tra l’infodemia e l’analfabetismo funzionale. Quest’ultimo da intendersi non nell’abusato ed erroneo sinonimo di incolto, ma nell’accezione originalmente prevista.
Ovvero quella di una persona che è in grado di leggere un testo, ma non di comprenderlo perché difetta degli strumenti per andare oltre la comprensione elementare.
Ci spieghiamo meglio: evidentemente, la citazione di cui parla l’articolo, per contesto e conoscenze specifiche che abbiamo già trattato in passato, era una metafora.
Sapete tutti cos’è una metafora, vero?
Potrei spiegare ad un ragazzino che “Il Leone è il Re della Foresta”. Il ragazzino mediamente scolarizzato capirebbe che sto parlando in senso metaforico. Ovvero sto dicendo che il leone incarna nella tradizione letteraria e storica i valori tradizionalmente attribuiti ai sovrani medioevali. In sostanza, se dico “il Leone è il Re della Foresta” sto dicendo che il leone è uno dei predatori in cima alla catena alimentare, tradizionalmente noto agli umani con cui ha avuto a che fare nella storia come una fiera possente e dall’aspetto nobile, stimato in araldica come simbolo di nobiltà e coraggio e quant’altro.
Se invece spiego la stessa cosa ad un analfabeta funzionale, lui penserà che il leone è un tizio con la corona in testa e lo scettro che da’ ordini agli animali che gli devono obbedire perché è il monarca.
Se spiego ad un amatore che il motore della Lamborghini che ho fatto revisionare ruggisce come un leone, l’amatore capirà che il motore è in perfetto stato di funzionamento e quindi la combustione avviene regolarmente creando una eufonica risonanza.
L’analfabeta funzionale si lamenterà perché immaginava di sentire il ruggito di un leone e non vede grossi felini nei paraggi.
Il linguaggio metaforico è fatto così: altrimenti si finisce come con Drax, l’alieno gentile del film “I Guardiani della Galassia”, gigante buono di una specie che non comprende il significato delle metafore.
E che quando gli viene fatto notare questo suo grande limite, esclama convinto
“No, perché io sono forte e veloce: riuscirei ad afferrarle, le metafore”
Torniamo ora al caso di specie
Durante un TED Talks, un incontro sulla scienza e la tecnologia, Tal Zaks, capo del dipartimento medico di Moderna, dichiara
“In every cell there’s this thing called messenger RNA or mRNA for short, that transmits the critical information from the DNA in our genes to the protein, which is really the stuff we’re all made out of. This is the critical information that determines what the cell will do. So we think about it as an operating system. …. So if you could actually change that, … if you could introduce a line of code, or change a line of code, it turns out, that has profound implications for everything, from the flu to cancer.”
Ovvero
“In ogni cellula esiste una cosa chiamata RNA Messaggero, mRNA in breve, che trasmette informazioni critiche dal DNA delle cellule alle proteine, il materiale di cui siamo fatti. È l’informazione principale che dice quello che fa la cellula. Pensiamo come se fosse un sistema operativo. Se tu potessi cambiarlo, se tu potessi aggiungere o variare una linea di codice, ciò avrebbe effetti importanti per tutto, dall’influenza al cancro”
Ovviamente, una metafora.
Premettiamo prima di entrare nel dettaglio due cose: sapete cosa esiste già in natura ed è “programmato per hackerare le funzioni biologiche dell’uomo”?
I Virus.
Volendo comunicare in modo metaforico i virus fanno esattamente questo da quando esistono.
Non a caso, quando i programmatori hanno dovuto battezzare un “segmento di codice di programmazione che non ha effetti autonomi, ma sfrutta altri programmi già presenti sul computer per replicarsi e creare copie ricorsive, possibilmente evolute di se stesso” hanno deciso di chiamarlo Virus Informatico.
È pertanto ironico accusare qualcosa che serve ad evitarlo un virus, di essere a sua volta un virus.
Vanno distinti due livelli. Al livello metaforico:
Rendendo l’affermazione virale (non a caso, anche essa “una informazione che sfrutta gli utenti della Rete per replicarsi e creare copie ricorsive, possibilmente evolute di se stessa) che leggiamo inefficace anche a livello metaforico.
Al livello letterale invece nessuno dei due elementi è un “sistema operativo”:
Passiamo ora alla sua spiegazione.
Abbiamo ora tutti gli strumenti per analizzare la bufala derivata dalla metafora
Quindi torniamo al meccanismo dei Virus, con un piccolo aiuto dello show per ragazzini “Esplorando il Corpo Umano”.
Abbiamo visto che, concettualmente, il concetto della bufala si applica molto di più ad un virus che ad un vaccino.
Il Esplorando il Corpo Umano non a caso il virus viene raffigurato con le sembianze di un antipatico vermetto
Che però ha una sua caratteristica peculiare: in ogni momento può letteralmente “srotolarsi” estraendo dal suo corpo di verme una striscia con seduti dei teneri ometti ed un paio di forbici.
La missione del Virus-vermetto nella serie è semplice: trovare una cellula umana, raffigurata come una fabbrica dove degli omini inseriscono sulla catena di montaggio il nastro con gli ometti ed ottengono altre cellule e, sgomitando e urlando, scacciando gli omini per tagliare via pezzi di nastro e inserire il loro nastro personale
Quando questo succede, la “fabbrica cellula” smette di produrre altre cellule e comincia a produrre nuovi vermetti uguali all’invasore, che si srotolano per invadere altre cellule e ripetere il ciclo.
Un vaccino a mRNA è una cosa diversa.
Si basa sostanzialmente sull’esibire al sistema immunitario pezzetti di quel virus, macabramente defunto e sgretolato.
Quando il “Colonnello Pierre” della flotta del sistema immunitario viene a contatto con i virus, o nel caso di Moderna dei “segmenti di mRNA” (l’equivalente del mito degli sceriffi e dei cacciatori di taglie del West che non potendosi portare appresso un criminale morto per la taglia ne portavano la testa mozzata), egli diviene in grado di costruire gli anticorpi, dei robottini progettati per sconfiggere i virus
Capirete a questo punto che, come ci ricordano anche i colleghi di Facta un vaccino non hackera un bel niente, ma usa gli strumenti già presenti nel corpo umano per prevenire una grave infezione.
Anche un virus usa strumenti già presenti nel corpo, ad un livello molto più nocivo e pervasivo.
Paradossalmente più simile all’infezione di un malware.
Spiacente quindi, sia con Pfizer che con Moderna…
… anche oggi diventerete Tartarughe Ninja domani.
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