Bufala

Il canone di 50 euro per le targhe “come il bollo” non è ufficiale: è una fake news

Ci segnalano un post X che accusa il Ministro delle Infrastrutture di aver inserito nella riforma del CdS un canone di 50 euro per le targhe “come il bollo”, da versarsi annualmente come per il bollo, dichiarando che tutti gli automobilisti pagheranno 50 euro in più.

Il canone di 50 euro per le targhe “come il bollo” non è ufficiale: è una fake news

Si tratta di una fake news ottenuta reinterpretando un titolo clickbait di un articolo, sulla falsa riga di quanto avvenuto per la precedente fake news delle “multe enormi, come una patrimoniale” per gli occhiali da sole.

Il canone di 50 euro per le targhe “come il bollo” non è ufficiale: è una fake news

L’articolo in questione, nello stile delle clickbait che “tirano in lungo” l’argomento dopo un titolo abbastanza spaventoso in realtà confonde capziosamente l’immatricolazione provvisoria con l’immatricolazione definitiva.

Insomma, confonde la targa con la c.d. “targa prova”, lo strumento che viene usato per consentire la circolazione di veicoli non ancora immatricolati o di seconda mano (dal 2021, ad esempio per i veicoli usati in vendita da trasportarsi)

Esempio di targa prova

Effettivamente l’immatricolazione provvisoria ha un costo di circa 50 euro, declinati in diversi pagamenti, che consente di avere un’immatricolazione “per le operazioni di accertamento e di controllo della idoneità tecnica, per recarsi ai transiti di confine per l’esportazione, per partecipare a riviste prescritte dall’autorità militare, a mostre o a fiere autorizzate di veicoli nuovi ed usati, per i quali non è stata pagata la tassa di circolazione”.

Gli attuali veicoli immatricolati non dovranno ovviamente pagare 50 euro l’anno, le regole per l’immatricolazione provvisoria erano già vigenti anteriforma.

Parliamo quindi di una bufala.

Immagine di copertina e e metà articolo: Spacc67, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia CommonsSpacc67, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

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