Complottismo

“Il Camion Frigorifero è spento”: la ControCampagna vaccinale infodemica tra accuse e pseudologistica

Ci è stato segnalato un multiforme contenuto che non abbiamo intenzione di mostrarvi in nessuna forma.

Vi sarà quindi descritto per estratto. Uno dei tanti, di identico contenuto, pubblicati a partire dalla vigilia di Natale ad oggi senza interruzione.

I video/audio/screenshot/slideshow di accusa su “Il Camion Frigorifero è spento”, tutti uguali, tutti in ciclostile. A volte sono video, a volte sono screenshot. A volte c’è una voce narrante che col solito accento confidenziale e gentile di chi arringa il suo pubblico, a volte con un testo rabbioso e pieno di maiuscoli in grassetto tipico di chi vuole eccitare le folle, si basano su una serie di improbabili e improponibili assunti.

Immagine del trasporto delle prime dosi allo Spallanzani, atto di inizio della Campagna Vaccinale e della “Controcampagna infodemica”

Non c’è bisogno, anzi vi diffidiamo dal ricondividere video e filmati. Offriamo noi.

I video si basano sui seguenti assiomi. Alcuni neppure degni di nota, altri degni di un esame.

  1. Mi bloccano il video, mi censurano quindi sicuramente i Poteri Forti hanno paura di me e devo fare le screenshot!
  2. I medici sono tutti falsari mascherati!
  3. Dalle celle frigorifere non esce il fumo
  4. Le scatole di cartone non sono visibilmente surgelate
  5. Le scatole di cartone non sono pesanti

Ora, questi sono i fantastici cinque elementi comuni in tutte le iterazioni, siano esse video, messaggio, Catena di S. Antonio, rappresentazione grafica e probabilmente teatrale.

Che andremo ad esaminare

Mi censurano il video, quindi i Poteri Forti hanno paura di me ed ho ragione io

Il che è come dire che se vai all’interrogazione di chimica a dichiarare che l’acqua potabile contiene Uranio e ti mettono un brutto voto, tu cerchi di aggiustare il tiro dichiarando che ti eri confuso e pensavi si parlasse “Dell’acqua potabile a Chernobyl” e ti bocciano è sicuramente un complotto della Kasta dei Professori che vogliono bocciarti.

Ovviamente, se nel pieno di una pandemia i social, giustamente, decidono che alcuni contenuti devono essere verificati prima della pubblicazione nessuno ha paura degli stessi.

Se i Poteri Forti volessero davvero cancellare dei contenuti spaventosi avrebbero mezzi più efficaci a disposizione.

Andiamo, quali Poteri Forti si limiterebbero a cancellarti un video o qualche immaginetta quando potrebbero, citando le bizzarrie del Patriota Q leader di tutti i complotti far sparire per sempre il video sostituendolo con immagini pedosataniche dei bambini Talpa nelle fogne di New York per poi mandare dei militi segreti a distruggere il Server di Internet facendo cadere la connessione a tutta la nazione mentre Capitan FEMA deporta i condivisori al confine col Messico dove balleranno la Cucaracha con buffi sombreri?

Ovviamente, se Facebook, Twitter, Instagram o chi per esso ti censurano un video, un audio o una foto perché non soggiace alle regole e le condizioni di uso, novanta su cento devi riguardare le condizioni di uso.

Dieci su cento, ed è capitato anche a noi, fai domanda di appello, te lo riguardano e ti sbloccano.

Facile.

I medici sono tutti falsi mascherati

Un po’ di gratitudine no?

Capisco che bisogna arringare le folle, capisco che per rendere virali i contenuti su “Il Camion Frigorifero è spento” bisogna che ogni condivisore ci metta del suo.

Capisco che diventa una gara al rialzo: il materiale infodemico è lo stesso, e il salto di qualità da condivisore a supercondivisore comporta avere tanti condivisori urlanti nei commenti.

Ma dare così, a caso, dei falsi e dei corrotti a persone che ci hanno letteralmente mantenuto in vita durante la pandemia non mi pare neppure degno di replica.

Chiunque di voi abbia condiviso questi contenuti vada a cancellare le condivisioni con tanto di hashtag #eroi dei medici durante la Pandemia e si premuri di buttare la tessera sanitaria.

Avete dimostrato che da eroi a vittime della vostra brama di like il passaggio è breve.

Dalle celle frigorifere non esce il fumo!

Ecco, qui cominciamo ad avere un po’ di materiale per discutere.

Problema: sappiamo benissimo dai nostri precedenti articoli che i camion frigo usati solitamente hanno frigoriferi che portano la temperatura a meno venti o meno trenta gradi.

Lo sappiamo, grazie, abbiamo fatto ricerche al riguardo e non ci piace mentire.

Sappiamo però anche che il camion frigo medio non è solo un frigorifero su ruote, ma un complesso sistema che usa un GPS arricchito di diversi sensori per indicare la temperatura del carico in ogni momento del tragitto e segnalare anomalie.

Cosa che ha consentito, ad esempio, in Germania di evitare la distruzione di interi lotti del prezioso siero.

Il senso è esattamente questo: i camion frigo in questo caso non hanno del refrigerante attivo, ma le preziose shipper box di Pfizer.

Scatole piccole, su misura. Modulari.

Delle “matrioske” di ghiaccio secco, cartone, ghiaccio secco, altro cartone e vassoi col prezioso siero

Matrioske che possono essere devono essere coadiuvate da ulteriori strumenti per la consegna: camion muniti di sensori ad esempio.

Ma andiamo ai punti successivi, che possiamo accorpare

Le scatole non sono visibilmente surgelate e sono anche leggere

Strumenti però che intervengono in una fase successiva, quando le dosi da consegnare saranno maggiori del modico quantitativo consegnato durante il V-Day.

Ad esempio appositi container che possono contenere e custodire un enorme numero di quelle preziose scatole.

O camion muniti di sensori.

Ovviamente, nessun medico (ripetiamo: medico. Non “falsario mascherato”, ci rifiutiamo categoricamente di rivolgere simili parole ad un medico) rimarrà ustionato toccando una scatola Pfizer.

Per lo stesso motivo per cui chi vi scrive in questo momento ha in mano un thermos pieno di caffè bollente, e soprendentemente le sue mani non sono scarnificate dalle ustioni fino ad esibire le nude ossa.

Un Thermos infatti è una Beuta di Dewar, un sistema quasi perfetto che, banalmente, usa delle intercapedini di vuoto tra le diverse pareti per mantenere la teperatura costante.

Le scatole Pfizer, similmente, alternano scatole interne con strati di isolamento a scatole interne con strati di ghiaccio secco, diventando in grado di sostituire gli stessi frigoriferi.

Sono degli “Ipertermos”, validi per un ridotto quantitativo di dosi, da accumulare in container e stoccare presso i siti.

Esiste anche un preciso motivo perché ogni scatola contenga solo poche dosi e sia leggera: un thermos è sempre più grande di una banale bottiglia, per far spazio agli strati di isolamento.

E inoltre in caso di incidenti è meglio che sia distrutta o danneggiata una sola piccola scatola che un enorme scatolone col fabbisogno vaccinale di un intero centro vaccini.

In conclusione

Come funzionano gli shipper Pfizer non è un segreto. Non lo è mai stato.

Informarsi prima, a volte, fa bene.

Traccia bonus: “Perché i camion non erano pieni?”

Quale parte di “modico quantitativo” nei paragrafi precedenti non era chiara?

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