False credenze

Il caffé espresso contiene più caffeina dell’americano?

Un mito perdurante nella cucina e nell’alimentazione è che il caffé espresso contiene più caffeina del caffé americano. Un mito basato su un fondo di verità sviato e mutato per una incomprensione di fondo: maggior concentrazione non sempre implica maggior quantità.

Il caffé espresso contiene più caffeina dell’americano?

Il caffé espresso è indubbiamene più concentrato:ogni 28ml di caffé espresso ci sono circa 30 o 50mg di caffeina, mentre nel caffé americano, più diluito ce ne sono dagli 8 ai 15.

Problema: beviamo il caffé americano in tazze/bicchieri da 250 a 400ml, mentre il caffé espresso in tazzine da 60ml.

Il caffé espresso contiene più caffeina dell’americano?

Diventa una semplice questione di matematica quindi: se bevessimo entrambi i tipi di caffé nella stessa identica tazza o tazzina, il caffé espresso batterebbe il caffé americano a mani base, avendo oltre il doppio della caffeina per oncia (un’oncia equivale a 28ml, ricordiamo).

Ma nessuno beve il caffé americano in tazzine da 60ml, e nessuno sano di mente verserebbe sette tazzine di caffé in una “tazza da Starbucks” per provare l’emozione di spararsi sette caffé di fila come nella gag di una sitcom.

Le diverse tazze da caffé: mug da 250ml, Travel Mug da 400ml, tazza espresso da 60ml

A causa della quantità di caffé contenuta nelle diverse tazze, la tazza “tradizionale” da caffé americano, ovvero il “mug” (tazzone cilindrico con manico) o la “travel mug” da Starbucks col coperchietto antischizzo e la fascia di silicone antiscottatura contiene dai 64 ai 120 mg per tazza, anche qualcosa di più col tazzone più grande.

La tazzina standard da espresso invece a causa della sua mole ne conterrà sicuramente di meno.

Va inoltre ricordato che il contenuto di caffeina nel caffé dipende non solo dalla varietà, ma dalla macinazione e preparazione, con un macinato fine più “ricco” di un macinato grossolano, a causa del tempo che l’acqua impiega per attraversare il caffé (superiore nel macinato fino).

Anche la “tecnica” quindi influisce: il “caffé da filtro” tradizionale americano (macinato spesso in un imbutino di carta resistente su cui si cola acqua bollente) sarà meno concentrato di un caffé da moka, e infatti viene bevuto in tazzone più grandi.

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