Il bypass dell’algoritmo di Facebook non esiste: abbiamo quindi l’occasione di festeggiare il compleanno di una delle bufale più tenaci del social di Menlo Park.
19 Agosto 2018 – 19 Agosto 2022: sono esattamente quattro anni dalla prima segnalazione, e molte volte è tornata in forme assai simili.
L’idea alla base della bufala si basa su una serie di asserzioni del tutto arbitrarie basate su presupposti del tutto arbitrari.
Finalmente ce l’ho fatta!! Grazie a tutti per avermi detto come fare il bypass. Buono a sapersi: è ridicolo avere così tanti amici (876) e solo 25 hanno il permesso di vedere i miei post Ho ignorato tutti questi post prima, ma FUNZIONA!! Grazie per il consiglio di dribbling su Facebook… Ora ho un profilo completamente nuovo Vedo post di persone che non vedevo da molto tempo. Il nuovo algoritmo di Facebook sceglie le stesse persone – circa 25 – che vedranno i loro post. Premi il dito ovunque nel post e clicca su “copia”. Vai sulla tua pagina dove dice “a cosa stai pensando”. Tocca con il dito ovunque nel campo vuoto. Clicca su incolla. Questo aggirerà il sistema. Ciao nuovi e vecchi amici, ciao PER FAVORE, SALUTAMI SE VEDI QUESTO! Ciao . Ciao! Ciao!
Tutta una serie di elementi arbitrari e inesistenti.
Innanzi tutto non esiste un mitologico “elenco dei 25 migliori amici” mostrati dal Social. Le fake news funzionano perché piacciono. E una narrazione in cui si può entrare in una “lista di migliori amici riconosciuti” o si può “frodare il sistema” ingannano gli algoritmi delle multinazionali cattive è una narrazione sicuramente di successo.
Ma come dicemmo all’epoca, e parliamo del 2018, il problema è nelle interazioni. WebNews decise di scrivere due righe sull’argomento.
Potrete leggere il nostro precedente articolo al riguardo, e vi consigliamo di farlo. Ma per i pigri riassumeremo. Facebook tende a premiare le interazioni più che le amicizie. E non il saltuario “scrivimi ciao ciao e tocca col dito”, ma sul social network sono “premiati” quei post più capaci di stimolare interazioni sociali più significative: questo significa che mostrerà più post propensi a creare conversazioni reali tra persone reali.
Ovviamente quindi Facebook non vi mosterà i post del compagno di liceo che avete aggiunto controvoglia all’ultima riunione degli ex alunni e che vi scrive una volta l’anno, quando e se si ricorda di farvi gli auguri di compleanno.
Non lo farà per avervi scritto *un commento sotto un articolo* oltre quell’augurio mesi prima. Facebook tenderà a mostrarvi pagine e contenuti con cui voi stessi avete interagito spesso, oltre contenuti di aziende ed editori disposti a pagare qualche soldo per la sponsorizzazione.
Se qualche pagina social (non utente privato) vi dovesse interessare è quindi una buona cosa, andati sul menù impostazioni (tre puntini sulla riga del nome pagina) impostare gli aggiornamenti su “preferiti”.
Tale menù non è disponibile per le pagine degli amici, quindi pagine per utente singolo, ma un “fuoco di paglia” artificiale non attiverà nessun algoritmo immaginario.
Se vi interessa interagire con qualcuno, vi toccherà interagire sulla sua bacheca e invogliarlo ad interagire. Non con un forzato “ciao ciao” ma con commenti e post reciproci costanti e “genuini”.
Come WebNews ricordò all’epoca, se avete un profilo semivuoto salvo che per catene di S.Antonio, fake news e “buongiornissimi” è palese che non invoglierete nessuno, e non sarà colpa dell’Algoritmo.
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