Bufala

“Il bugiardino dice che il tampone è contaminato da sostanze chimiche e taroccato” – Foglietti illustrativi letti a sproposito

Ci è stata inviata una condivisione legata al tema del “tampone è contaminato”.

Da pericolose sostanze chimiche, addirittura da campioni di SARS-CoV2 buttati lì a caso per aumentare il numero di positivi.

Tra un po’, scopriremo (citando l’immortale Richard Benson) che ci sono anche i copelini, cobboldi, elfi, eoli, la mandragola, il fico sacro, la betulla, la cancora, l’incenzo, le osse dei morti buttate contro il nemico impastati col sangue di diversi nani.

Ma tutto ha una spiegazione. Che porta invariabilmente verso la bufala complottistica in ambo i casi, dato che nel kit di cui parlano i complottisti il tampone non c’è neppure.

“Il bugiardino dice che il tampone è contaminato da sostanze chimiche e taroccato” – Foglietti illustrativi letti a sproposito

“Il bugiardino dice che il tampone è contaminato da sostanze chimiche e taroccato” – Foglietti illustrativi letti a sproposito

La didascalia accompagnativa di una copia del bugiardino del test Xpert Xpress SARS-CoV-2 è quanto di segue. Eventuali errori ortografici non saranno corretti, riportando esattamente il testo come nella screen pervenuta, battuta per battuta

E’ STATO PUBBLICATO IL BUGIARDINO DEL TAMPONE????????

Non credevate anche voi che il tampone fosse un semplice cotton fioc che serviva a raccogliere la saliva e il muco contenente il virus?
E INVECE NO !!! E’ CONTAMINATO CON SOSTANZE CHIMICHE !!!
Qualcuno ha pubblicato il suo bugiardino. Come potete vedere, il tampone risulta nocivo se ingerito e in caso di malessere occorre contattare addirittura un CENTRO ANTIVELENI ! E può provocare dei problemi anche se viene a contatto con gli occhi o con la pelle. Cit.

SI VA AD AGGIUNGERE ALLA LISTA DEI TAMPONI FARLOCCHI TAROCCATI INUTILI DANNOSI E ADESSO PERSINO NOCIVI!!!!! DALLA PADELLA ALLA BRACE!!! PER NON PARLARE DI QUEL POVERO BAMBINO CHE È MORTO PER QUESTO!!!! E UN VIDEO DI UNA RAGAZZA A CUI SEMBRAVA LE STESSERO SFONDANDO LA NARICE ENTRANDO CON FORZA!!!! NON DIMENTICATE CHE PARLIAMO DI UN BASTONCINO LUNGO DAI 15 AI 20 CM!!!!! STANNO SERIAMENTE CALCANDO LA MANO E CHI HA LETTO I POST PRECEDENTI SA BENE IL PERCHÉ…???‍♀️

Ora, andiamo con ordine a smontare questo allegro scartafaccio.

È stato pubblicato il bugiardino del tampone

Intendi che i Poteri Forti, da sempre nemico invisibile e mutaforma del Complotto e dei Patrioti Q hanno tenuto occultato un grandissimo segreto che il sacrificio di un gruppo di soldati ha svelato assieme ai piani della Morte Nera?

Non è affatto così: il foglietto illustrativo è sempre stato al suo posto, nella scatola dei kit diagnostici. Solo che vi siete ricordati della sua esistenza solo per imbastire un complotto basato sulla teoria de “il tampone è contaminato“.

Potrete leggerlo cliccando su questa riga.

Ma senza ricordarvi che XPert X-Press non è il “tampone”. Non contiene neppure il cottonfioc chiamato “Tampone”. È un kit che contiene i reagenti di laboratorio.

Il tampone è stato contaminato da sostanze chimiche

Bufala, questa, enorme e sesquipedale in natura.

Il foglietto illustrativo nella parte evidenziata non parla del kit venduto da GeneXpert che non contiene il tampone, ma i reagenti che bisogna usare nei laboratori diagnostici per estrarre i dati.

Vi faremo un esempio che non dirà niente a Millennials e Generazione Z, insomma a tutti quelli troppo piccoli per ricordare un’era precedente alle fotografie a colori, alle Polaroid ed alle macchine digitali.

Come insegneranno i libri di storia dell’arte, una foto in bianco e nero andava sviluppata, usando una serie di bagni chimici per impressionare le immagini nella pellicola sulla carta fotografica.

Se esistessero i bugiardini per le macchine fotografiche, essi avrebbero dovuto senz’altro riportare la necessità di usare i prodotti chimici nello sviluppo in modo sicuro e condizionare la “bellezza” della foto al corretto sviluppo di essa.

Ma generazioni di fotografi non hanno mai saputo tutto questo perché generalmente esaurito il rullino tutti ci recavamo dal fotografo a farla sviluppare.

Il test funziona allo stesso modo: l’operatore sanitario preleva con l’apposito tampone campioni da analizzare, nei modi che abbiamo visto nei nostri precedenti articoli (dove peraltro i complottisti millantavano la capacità del tampone di risalire al cervello come nella nota gag dei Simpsons…) che vengono portati in un laboratorio.

E lì si consiglia al tecnico di laboratorio, che peraltro lavora bardato e in sicurezza maneggiando campioni biologici potenzialmente contaminati, di evitare di bere, ingerire o buttarsi in faccia i reagenti di cui dispone nel laboratorio e che non sono “il tampone”.

E soprattutto, che non entrano in contatto neppure per sbaglio col soggetto sottoposto a tampone.

Esattamente come un fotografo della domenica non entrava mai in contatto con la camera oscura del suo fotografo di fiducia.

Riassumendo?

Il Tampone è… il tampone. Un lungo cottonfioc in nylon abbastanza robusto da prelevare in sicurezza i campioni. Neppure compreso nel kit.

Il kit contiene reagenti e istruzioni. E nulla altro.

Il contenuto del kit diagnostico: che non contiene tamponi

“E comunque i risultati del test sono taroccati per rendere tutto positivo! E non è obbligatorio farlo”

Ma ogni bufala ha un lato B. E questo è il lato B della bufala

Il bugiardino dice che il tampone è taroccato – il lato B della bufala

Abbiamo già spiegato che quello non è il bugiardino del tampone e dei reagenti. Non ha senso tornarvi.

Anche qui, ci tocca smontare la bufala, con un piccolo aiuto dei colleghi di Facta.

I risultati positivi non comportano automaticamente infezione, i risultati negativi devono essere accompagnati da osservazioni chimiche

Grazie. Al. Cavolo.

Come ci spiega Pagella Politica, i test basati sul tampone hanno un’efficacia pari al 98% circa, mentre inferiore è quella dei test rapidi.

Secondo le evidenze scientifiche più recenti, al momento i tamponi molecolari sono i test considerati più affidabili, con una sensibilità che si aggira intorno al 98 per cento (in sostanza, su 100 infetti un tampone molecolare ne individua correttamente in media 98). L’affidabilità dei test sierologici, invece, varia molto a seconda del numero di giorni che sono trascorsi dal momento dell’infezione (più giorni passano, più i sierologici sono affidabili), mentre maggiore incertezza c’è sui test antigenici, o rapidi.

Una infinità di fattori, tra cui la fallibile natura umana (i test vengono effettuati da persone, non da divinità infallibili) porta ad una minima aberrazione del 2%, mentre i c.d. Tamponi Rapidi, come abbiamo visto noi stessi in passato, hanno un’ efficacia inferiore.

Per questo un tampone non fa primavera, ma consegue sempre al tampone un protocollo di osservazione e un successivo test di controllo.

È esattamente come dichiarare, in tempi non pandemici, che un naso costantemente sgocciolante e una febbricola potrebbero conseguire ad un’influenza, ma anche ad un raffreddore, a forme allergiche e ogni altra condizione compatibile.

Per questo si fanno controlli.

Ma un tampone positivo è già un campanello di allarme che ti dice che sì, devi effettuare un secondo tampone, devi metterti in quarantena mentre aspetti, è assai probabile tu abbia il COVID19, devi cautelarti.

I tamponi non sono obbligatori, quindi io non li faccio

I tamponi non sono obbligatori finché non diventano obbligatori. E come ci ricorda Facta al momento l’Ordinanza 12 agosto 2020 del Ministero della Salute

all’articolo 1 impone – a partire dalla data della pubblicazione – ai viaggiatori di ritorno da Croazia, Grecia, Malta e Spagna «l’obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile».

Buona fortuna se decideste di ribellarvi ad un provvedimento dell’Autorità perché “L’ha detto Facebook”.

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