“Il 9 luglio simuleranno un attacco informatico alla catena di approvvigionamento” è quel genere di titolo che suscita allarmismo.
Ma quel genere di allarmismo immotivato, basato su un presupposto del tutto errato.
L’idea secondo cui si cerca di prevenire una tragedia per causarla.
Siamo nell’ambito delle fallacie del discorso, tra cui quella di continuità o falsa causa.
Ipotizzate che qualcuno vi dica di verificare i freni della vostra automobile periodicamente perché in caso di incidente i freni funzionanti potrebbero fare la differenza. Due settimane dopo l’ultimo invito di una lunga serie, effettivamente, venite coinvolti in un incidente stradale abbastanza grave. E vi salvate appunto perché avevate i freni in ordine.
Dareste la colpa a chi vi ha suggerito di controllare i freni, dicendo che esiste una lobby dei freni funzionanti che impone a tutte le macchine di avere l’apparato frenante in ordine in vita di una serie di incidenti stradali già pianificati?
Diremmo di no.
Passiamo quindi all’evento per cui il 9 luglio simuleranno un attacco informatico
Cyber Poligon è un evento dedicato alla sicurezza online.
Un evento così segreto che ha una sua pagina internet, e così occulto che pubblicano eventi in streaming e risultati degli anni passati, come il 2020 e il 2019.
Non male per una segretissima cabala accusata di prevenirli o causarli [gli attacchi informatici]…
Nondimeno, queste specie di “prove generali di qualcosa di più grande”, accomunato peraltro alla nota bufala del Grande Reset comprende una serie di entità che sinceramente, se non fossero ad un evento sulla sicurezza non sapresti altro dove trovarle.
Come l’Interpol, IBM e Trend Micro System, i produttori di Antivirus.
Ovviamente lo scopo è esaminare un caso di attacco informatico per gestirlo. Più o meno secondo la logica per cui i produttori di Antivirus collaudano l’efficacia degli stessi prima di metterli in commercio, ed è disponibile un sito per verificare l’efficacia del prodotto che avete comprato.
Se una convention per prevenire attacchi informatici avesse lo scopo di “prevenirli o causarli” (citazione), sicuramente sarebbe molto sciocco pubblicare l’evento con largo anticipo.
Si chiama prevenzione: studi i casi peggiori sperando che non si verifichino, ma per avere un’idea di cosa fare in futuro.
Del pluricitato dal complotto Event201 ne abbiamo pure parlato.
Il citato Event 201 è una dettagliata simulazione di Ottobre 2019 che tratta di un ipotetico scenario di salto di specie dai suini brasiliani all’uomo.
Insomma, Bill Gates avrebbe, nello scenario complottista, semplicemente sbagliato specie, tempi e luogo, ma ormai per chi vuole collegare i due fenomeni è la stessa cosa.
E l’avrebbe fatto perché aveva già creato SARS-CoV-2.
E, ovviamente, ha trovato giusto raccontare il suo piano nefasto a chiunque abbia tastiera e pollice opponibile.
Ora: è ovvio che una associazione che si occupa di prevenzione analizzi gli scenari più probabili. E dopo SARS, MERS, Influenza Aviaria, Influenza Suina ed i numerosi “salti di specie” è ovvio che:
Torniamo quindi all’esempio iniziale: possiamo accusare di aver provocato un incidente mortale chiunque, prima dello stesso, abbia chiesto di mettere in cantiere ogni risorsa per prevenire un incidente?
Diremmo di no.
Siamo abituati ai titoli clickbait da parte di giornali poco reputabili, per questo tende a darci un certo fastidio vedere…
Crea discussioni, soprattutto sui social, una discussione andata in scena su Sportitalia tra Pavan e Palmeri, giornalisti che, per motivi…
Una delle frasi ripetute fino al parossistico belato dai fanboy del regime fascista è il mitologico "quando c'era Lui i…
Ci segnalano i nostri contatti una bufala nata dalla completa ignoranza storica e linguistica: il Papa aprirà la Porta per…
Ci segnalano i nostri contatti un post secondo cui la misteriosa malattia nel Congo è stata creata da Bill Gates…
Una delle narrazioni moderne più note è quella per cui solo due persone al mondo conoscono la ricetta della Coca…