Complottismo

Il 5G fa male: tra presunti problemi alla salute e tecnodittatura

Sul 5G vi abbiamo già parlato, e molte volte: sulla tecnodittatura avremmo invece molto da dire.

E ne parleremo seguendo la scaletta offerta da Il Sussidiario

Il 5G causa problemi alla salute

Ne abbiamo già parlato diffusamente qui  e anche qui.

Fece molto clamore la notizia per cui la regione di Bruxelles decise pochi mesi fa di bloccare le sperimentazioni sul Wi-Fi invocando il principio di cautela. Il fatto che la cittadina di Scanzano Jonico abbia fatto lo stesso rinnova quella sorpresa.

Ma non c’è allarmismo. Come dicemmo a suo tempo, in primo luogo scienza e politica sono due insiemi che non si intersecano, come dimostra la lunga storia di provvedimenti nel mondo antiscientifici nati per venire incontro a timori, spesso allarmistici, della popolazione.

In secondo luogo la normativa di Bruxelles è un unicum di severità, tarata su valori cinquanta volte superiori rispetto a quelli considerati prudenziali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In terzo luogo, già ai tempi del blocco a Bruxelles l’opposizione, dichiarò

“Anche restare attaccati al passato fa male alla nostra salute perché bloccando il 5G, il ministro Frémault previene molte applicazioni mediche”. Poiché non ci sono tempi di attesa tra mittente e ricevente, la tecnologia 5G può essere utilizzata per eseguire operazioni remote in modo da guadagnare attimi cruciali,”

aggiungendo

“Inoltre il 5G svolge un ruolo importante per la sicurezza stradale, perché consente ad autobus, automobili, tram e altri veicoli di comunicare tra loro istantaneamente al fine di evitare incidenti stradali”

aggiunge chiudendo il suo intervento.

Possiamo affermare quindi che alla luce dell’attuale legislazione della Regione di Bruxelles, secondo cui, ricordiamo, era a rischio anche il comunissimo 4G, l’implementazione del 5G è problematica? Certo.

Possiamo da questo dedurre il qualsivoglia dato sulla pericolosità del 5G stesso? Assolutamente no.

Sarebbe come dedurre che le Uova Kinder sono un pericolo per la salute dell’infanzia perché, come tali, ne è vietata la vendita in America in quanto “Alimento venduto con al suo interno sostanze non nutritive”.

Inoltre ricordiamo che i grafici citati si basano sul principio di precauzione.

Principio basato su un dato imprecisamente fornito, che non tiene in conto un dato di fatto

una valutazione dell’esposizione considerando un approccio tradizionale deterministico, basata su la massima potenza teorica trasmessa in modalità costante e in ogni direzione possibile, non è più realistica.

La nuova rete 5G suggerisce quindi la necessità di adottare metodi di valutazione delle emissioni basati su modelli statistici ed in tale direzione si sta muovendo la normativa europea.

Il 5G rende impossibile parlare di soglie deterministiche.

Si parla di un livello di soglia fluido, legato al consumo necessario sulla singola cella sul singolo momento.

Gli enti preposti non dovranno più valutare un’esposizione costante ad un valore X, ma un range di valori da A ad X statisticamente rilevati in una certa area.

È un po’ come dire che l’esposizione al Sole di mezzogiorno è dannosa, e per questo ordinare alla popolazione di rinchiudersi in casa al buio vita natural durante perché il sole sorge alle sei del mattino e tramonta, in estate, intorno alle otto di sera.

Ovviamente il Sole di Mezzogiorno picchierà più forte del Sole della sera, ed alle 19:3o si passeggerà tranquilli.

La tecnodittatura ci controlla i volti!!

Immaginate una bella mattina di incontrare un individuo che, di fronte ad una banca, un’assicurazione, una gioielleria o un negozio munito di telecamere di sicurezza correttamente segnalate in base al vigente GDPR cominci a lamentarsi brandendo una mazza da baseball, invitandovi a vandalizzare le telecamere e accusando gli esercenti di voler esercitare una turbodittatura turbocapitalista a base di turbotelecamere turboprogrammate per riprendere i turbopassanti.

Il tutto con l’aria del Dottor Steel, l’eroico personaggio di Fantaman che a bordo del suo Iperdisco se non beveva le sue Ipervitamine tutti i giorni non si sentiva in Iperforma.

Adesso torniamo seri: il 5g è una tecnologia di trasmissione dei dati, non di ripresa.

Le antenne del 5G sono normalissimi ripetitori. Che non hanno in sè turbotelecamere spia per il turboriconoscimento dei turbovolti.

Al massimo, sarà più facile per il citato esercente, che ricordiamo se era in regola con la legge ora lo sarà anche in futuro, poter visionare i dati della telecamera di sicurezza senza doversi recare per forza in negozio per utilizzare le registrazioni in locale.

E francamente, non vediamo come il 5G abbia incrementato o diminuito un problema che gli esperti di turno dovrebbero sapere già normato.

Tra presunti problemi alla salute e tecnodittatura vi è, semplicemente, una tecnologia che non è affatto difforme a quelle passate, e nella quale possiamo applicare tutto quello che abbiamo già appurato.

Se vogliamo dichiarare che avere linee internet più veloci renda le stesse telecamere di sicurezza presenti in ogni strada un pericolo per la sicurezza mondiale, dobbiamo dichiarare che le stesse lo erano anche prima.

Oppure dobbiamo porci nella situazione di chi, ad esempio, dovesse decidere che le automobili moderne sono una minaccia per la società in quanto le automobili del primo ‘900, pur essendo funzionalmente motori a scoppio installati in un telaio, erano più lente, inaffidabili e pericolose da guidare e quindi combattevano il turbocapitalismo costringendo i turbocapitalisti a tornare alla vita idillica dei birocci e dei cavalli.

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