IDMO Novembre 2022: Le Fonti Russe allo stadio, l’infodemia non molla

di Bufale.net Team |

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IDMO Novembre 2022: Le Fonti Russe allo stadio, l’infodemia non molla Bufale.net

È tempo di bilanci col rapporto IDMO Novembre 2022. Quello al quale partecipiamo anche noi coi nostri dati. Quelli che amiamo poi confrontare coi dati dei colleghi Europei, ma che intanto collazioniamo coi colleghi Italiani.

IDMO Novembre 2022: Le Fonti Russe allo stadio, l'infodemia non molla

IDMO Novembre 2022: Le Fonti Russe allo stadio, l’infodemia non molla

Nel mese di novembre abbiamo ricevuto 60 segnalazioni, di cui 11 a tema Ucraino, 10 a tema Pandemia, 2 a tema ambientale e il resto a tema politico-sociale e miscellaneo.

Si conferma il trend che abbiamo già visto nei rapporti precedenti, e di cui parleremo.

IDMO Novembre 2022: Le Fonti Russe allo stadio

Le “Fonti Russe” vanno ormai avanti per inerzia. I colleghi Italiani rilevano un dimezzamento delle segnalazioni a tema Ucraino, anche se nel nostro caso particolare esse si sono mantenute nella media.

La narrativa delle Fonti Russe continua ad essere, e vi anticipiamo lo sarà anche per le prime due settimane di Dicembre che viviamo, fortemente incancrenita nell’unica narrativa prevalente.

Quella che vede gli Ucraini come pericolosi nazisti da annientare che si spargono per il mondo contaminando l’Europa col nazismo in modo da creare un Occidente nazista, capitalista, omosessuale e libertino desideroso di annientare per sempre la Cultura Russa in una sorta di assurda “Russofobia gay”.

La quantità è diminuita, la qualità cala ma, come i peggiori spammer, le “fonti russe” parassitano i temi “hot” del mese. In tal guisa abbiamo improbabili apparizioni di “turisti Ucraini nazisti in Qatar” e improbabili appelli di amati campioni, come Lionel Messi, malamente Photoshoppati con cartelli antiucraini e a sostegno di Putin.

Continua l’idea delle “Fonti Russe” di inventare dal nulla un “sostegno popolare” per Putin con la falsa costruzione di una fronda di “Quarte colonne” pronte a divorare l’Occidente dall’interno in nome del loro Zar, evidente però nel rapporto EDMO dove in ogni nazione oltre l’Italia si cerca di coltivare improbabili “quinte colonne” gonfiando un inesistente supporto interno.

L’infodemia va di pari passo con la pandemia

Le ondate di COVID19 che ci colpiscono periodicamente provocano un incremento delle ondate infodemiche. Certo, l’apparizione del docufilm “Died Suddenly”, nuovo feticcio novax ha provocato un “effetto volano” che ha riesumato tutte le fake news novax citate.

Tentativi della “controinformazione” di negare le ondate pandemiche ci hanno regalato improbabili “elenchi di gente morta per i vaccini” comprendente gente sicuramente viva al momento della pubblicazione e il ritorno della dialettica novax a base di “morti improvvise” e altre bufale note.

Sul fronte interno

Sul fronte interno come anticipazione dell’attenzione decembrina sulla Legge di Bilancio, Novembre è stato mese di accesa campagna elettorale. Ad esempio in piena discussione sul reddito di cittadinanza, lo stesso è stato collegato al presunto “doppio stipendio da 216mila euro” del Premier Meloni e fake news su altri personaggi della politica e società Italiana.

L’Italiano si dimostra un popolo passato dalla teledipendenza alla Social Dipendenza: molte notizie che ci è stato richiesto confermare riguardavano infatti Elon Musk, personaggio degli ultimi mesi come nuovo proprietario e CEO (forse ora uscente) di Twitter.

Dal punto di vista sociale, ci siamo trovati ad aiutare l’associazione DonneXStrada, colpita da una Fake News che confondeva il canale Instagram usato per il servizio di videochiamate per assistere le donne sole che si trovano a dover viaggiare a piedi per strade malsicure col numero verde antiviolenza.

Cogliamo l’occasione per rimarcare il ritorno di un cattivo vezzo tipicamente Italiano: l’utente che, avendo condiviso il numero sbagliato, piombava sul nostro profilo e su quello di DonneXstrada difendendo il suo preteso “diritto all’errore” e con soperchia maleducazione incolpare entrambi i soggetti di averlo “confuso” e chiedendo loro di fare chiarezza su qualcosa che aveva imperitamente causato.

Troverete qui ulteriori dati sul rapporto.

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