I semi di papavero possono interferire coi test salivari al posto di blocco?
Ci segnalano i nostri contatti un video TikTok secondo cui i semi di papavero possono interferire coi test salivari. Premessa: dal punto di vista delle positività, l’unico cambiamento di rilievo è che la riforma sanziona l’assunzione di sostanze stupefacenti e non il momento successivo della dimostrazione di uno stato di alterazione psicofisica.
I test salivari in uso come abbiamo già detto in una guida utile restano quelli già acquisiti in passato da Polizia e Carabinieri, validi non solo per il THC ma anche per oppiacei, cocaina, ketamina, benzodiazepine e anfetamine/metanfetamine (compresi MDMA/ecstasy).
Il dubbio è: ma se anziché assumere oppiacei mi regalo una cena con piatti ricchi di semi di papavero?
I semi di papavero possono interferire coi test salivari al posto di blocco?
Secondo gli esperti, potremmo ingerire oppiacei come la morfina con cui i semi di papavero sono venuti a contatto durante la lavorazione.
Ora, i due salivari noti e usati in Italia, DrugWipe e SoToxa hanno delle sensibilità diverse, con DrugWipe che nel caso degli oppiacei si attiva a 10 ng/ml (nanogrammi per millilitro) e SoToxa 40 ng/ml, fenomeno visto anche con gli oppiacei.
Inoltre non sappiamo a quanti oppiacei i semi possono essere stati esposti.
Parliamo comunque di piccole quantità, e secondo il Manuale MSD falsi positivi possono derivare da assunzione di farmaci prescritti e da banco e dal consumo di alcuni alimenti. I semi di papavero possono produrre risultati falsi positivi per gli oppiacei.
Ma come ci sono meccanismi per evitare sanzione per chi usa farmaci da banco, possiamo supporre che essendo il salivare un test di primo livello, i campioni raccolti potranno essere sufficienti a dirimere casi dubbi, e vedremo nel prosieguo l’attivazione della norma.
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