I novax scoprono la prescrizione medica e vanno in confusione
I novax scoprono la prescrizione medica: e questo basterebbe per aprire la rubrica “Ah ma non è Lercio” anche da noi.
Effettivamente, senza scomodare crimini e quant’altro, sarebbe bastato leggere il regime di autorizzazione AIFA relativo alle vaccinazioni antinfluenzali in genere, oltre che antiCOVID, per cui
La Commissione Consultiva Tecnico Scientifica (CTS) nelle sedute del 11, 12, 13, 14, 15 e 22 gennaio 2021 Verbale N. 38 (Ufficio Procedure Centralizzate) e del 5, 6, 7 e 13 maggio 2021 Verbale N. 46 (Area Autorizzazione medicinali) ha ritenuto di “uniformare il regime di fornitura di tutte le confezioni dei vaccini antinfluenzali, stabilendolo in ricetta ripetibile (RR) per permettere l’eventuale utilizzo di tutte le confezioni anche in ambienti diversi dall’ospedale e strutture assimilabili”.
Quindi sì, è vero, i vaccini sono sottoposti a prescrizione medica limitativa presso le strutture identificate dalle regioni (HUB), ma allo scopo di consentire ai medici (non i salumieri o la Signora Pina su WhatsApp col cellulare a cover a libretto: i medici) di procedere al rilascio di consensi informati e somministrazioni presso gli hub vaccinali, le strutture mediche individuate e, in base agli accordi con le regioni, quando sarà disponibile un numero di vaccini tale da potersi avvalere del medico di base e delle farmacie come per i vaccini antinfluenzali.
Nulla di nuovo sotto il sole, nessuna sorpresa: i novax scoprono la prescrizione medica, e questo non gli va.
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