Editoriale

I novax festeggiano la morte di un ragazzo con gioiosi commenti social

I novax festeggiano la morte di un ragazzo con gioiosi commenti social: questo il vergognoso messaggio social che ci è stato segnalato in queste ore.

Parliamo di un giovane, M. Rivioli, dallo spirito grande e dal corpo gracile e provato, tanto che è stata un’embolia polmonare a portarcelo via.

Un ragazzo come tanti in questi tempi social, che interagiva mediante i social con altri giovani. Divulgando, consigliando, semplicemente discutendo.

Gamer, avido lettore, colto.

Questi tra i tanti “peccati” che non gli sono stati perdonati da chi ha fatto dell’antivaccinismo militante una bandiera, spesso una ideologia.

I novax festeggiano la morte di un ragazzo con gioiosi commenti social

Tra i suoi ultimi post un vero e proprio testamento ideologico. Ma nel senso buono del termine. Un invito a guardare la Luna, le bellezze del creato che gli sarebbero state presto strappate via.

Un invito macchiato dalla torma novax.

Certo, le manifestazioni di stima e di affetto sono state davvero tante. Purtroppo, tantissime anche le aride manifestazioni di gioia. Una gioia e una derisione incompatibili col più basilare rispetto che si deve verso la morte.

I novax festeggiano la morte di un ragazzo con gioiosi commenti social

Nel mare di commenti terrificanti vi mostriamo una piccola selezione.

Commenti omofobi che deridono la sessualità del ragazzo ad esempio. Compatibili all’apparenza con le improbabili ma certificate interesezioni tra l’antivaccinismo militante, la manosfera e il Putinismo d’assalto.

Ma anche gioise esultazioni verso la morte, la ripetuta e ostentata fake news del 5G nei vaccini (cavallo di battaglia dell’antivaccinismo sin dai tempi più remoti) e commenti che inneggiano alla compravendita di presunti “trattamenti svaccinali”.

Trattamenti ovviamente inefficaci, che non possono rimuovere un vaccino esistente ma solo rimuovere molto denaro dalle tasche degli adepti trasferendolo in altre tasche.

Un coacervo di mercimonio, prodotti da vendere, omofobia tossica, machismo e rabbia che non si ferma neppure davanti alla morte.

Perché non facciamoci ingannare, questo è il tetro volto del “Leone guerriero novax da tastiera”.

Qualcuno che non ha neppure pietà per i morti.

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