Le uova esplodono? l’alluminio prende fuoco? Parliamo del microonde
L’assassino torna sempre sul luogo del delitto, e i misteri del forno a microonde spiegati con la scienza ci riportano a tempi più innocenti. Tempi nei quali il massimo dell’antiscienza che ci veniva proposto erano improbabili appelli contro il fluoro e i forni a microonde.
Ora ci torniamo, grazie a due divulgatori che ne hanno parlato: Geopop ed Electroboom
Entrambi hanno un loro stile: il primo più giocosamente divulgativo, il secondo basato su un ilare “Mostrarvi come non si fa”, recitando la parte dello stralunato scienziato pazzo pronto a mettersi in pericolo perché lo spettatore a casa non debba farlo.
Da entrambi i video, capiamo delle cose.
Come funziona: i misteri del forno a microonde
La magia nel microonde deriva dal “Magnetron”, un tipo di valvola termoionica che produce un’onda elettromagnetica con uno spettro di emissione incentrato sulla frequenza di 2,45 GHz (lunghezza d’onda di 12 cm).
Sostanzialmente, immaginate di agitare due calamite separate da un pezzo di plastica: muovendo la prima, riuscirete a muovere la seconda. L’onda elettromagnetica riesce a muovere le molecole (dipoli elettrici) nel cibo, eccitandoli e producendo calore.
È un meccanismo di riscaldamento, detto in modo molto semplificato e riassunto, assai diverso da quello di un normale forno a gas o ventilato, dove il calore si trasmette per irraggiamento e conduzione.
Non quindi un calore che “dall’esterno” riscalda il cibo, ma le molecole stesse del cibo che vengono eccitate da una fonte esterna riscaldandosi.
Data l’onda elettromagnetica, ciò richiede delle piccole avvertenze: tutti i microonde, avrete visto, hanno un piatto rotante. Come vedrete nel secondo video, il piatto rotante evita che alcune molecole, situate in alcuni punti sulla lunghezza d’onda, si eccitino più di altre creando parti del cibo con un riscaldamento superiore alle altre ed una cottura irregolare.
Cosa che potrete verificare usando un foglio cosparso con inchiostri in grado di reagire alle temperature, che si discoloreranno in modo diverso lungo la superficie.
Forni a microonde più moderni comunque possono presentare meccanismi “ibridi”, comprendendo sia un forno a microonde che una vaporirera, o meccansimi efficiente di diffusione dell’onda elettromagnetica.
Un semplice, umile piatto rotante è però più che sufficiente per ogni uso.
Quindi abbiamo un apparato che emette elettroni in una gabbia di Faraday (una gabbia “chiusa” dalla quale non possono scappare). Un magneton settato alla sua massima potenza, il cui calore viene modificato con “modulazione d’onda”, ovvero accendendolo e spegnendolo a seconda della temperatura richiesta.
Il che spiega, oltre al motivo del piattino, alcune peculiarità usate dai complottisti per indurre timore.
Perché l’alluminio scintilla?
Come vedrete nei video, non tutti gli oggetti metallici sono intrinsecamente pericolosi in un forno a microonde. Un cucchiaio tondo potrebbe, a meno che non ci siano punte e spigoli nel manico, non manifestare alcunché di strano.
Un foglio di alluminio appallottolato e reso grinzoso scintillerà in modo preccupante e spaventoso.
Il tutto non è dato dall’alluminio in sé, ma dai numerosi “spigoli” sui quali gli elettroni rimbalzeranno in modo ulteriormente irregolare, rischiando di surriscaldare elementi infiammabili.
Per questo la FDA consiglia di usare l’alluminio solo se necessario, in piccole porzioni tagliate apposta e non spiegazzate, tenendo presente che alla prima scintilla conviene spegnere tutto.
E le uova? Perché le uova esplodono?
L’acqua viene influenzata particolarmente bene dalle microonde, si riscalda rapidamente. L’uovo è in buona parte liquido dentro un guscio duro. E cosa succede quando un liquido si espande in un contenitore?
Quello che succede quando lasciate una birra nella ghiacciaia per molto tempo e trovate la bottiglia di vetro in frantumi, ad esempio, o quando dell’acqua bollente si espande in un recipiente troppo stretto.
Allora il microonde è sicuro?
Certo che lo è. I misteri del forno a microonde sono stati svelati.
Quello che non è sicuro è tentare riparazioni ed esperimenti fai da te.
Il microonde ci riporta indietro ai tempi delle vecchie TV a tubo catodico, quelle con adesivi dappertutto sul retro a scoraggiare le riparazioni fai da te.
Un tubo catodico per funzionare ha bisogno di tensioni anche superiori ai 20000 volt, rendendo quindi per l’operatore improvvisato pericoloso mettersi a staccare cavi senza sapere cosa sta facendo.
Il magnetron, parimenti, funziona con un’elevata tensione di funziomento e la sicurezza del microonde è buona quanto quella di tutti gli elementi. Riparazioni improvvisate sono quindi un definito no.
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