I Minibot spiegati coi Paperi
Visto il grande successo del nostro precedente brano sulla manovra spiegata coi Paperi, ecco i Minibot spiegati coi Paperi.
Sui Minibot si è detto tutto ed il contrario di tutto
Il presidente Mario Draghi è stato lapidario: “I minibot o sono valuta, e quindi sono illegali, oppure sono debito, e dunque lo stock del debito sale”. Impostazione condivisa anche da Confindustria che li ha assimilati “ai soldi del Monopoli”. Secondo il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi che ne propugna l’uso da anni, “non sono una moneta” e “sono debito” ma “non sono nuovi debiti, perchè derivano da debiti già esistenti che lo Stato ha verso i fornitori e i cittadini”. Daranno una “spinta alla domanda interna” ed “essendo cartacei non possono essere spesi in giro per il mondo o su Amazon, ma saranno impiegati per l’acquisto nel commercio al dettaglio: negozi, bar, ristoranti”.
Ma proviamo a spiegare i Minibot, così simili ai Bisondollari, la famosa “moneta non-moneta” che nel film Street Fighter – Scontro Finale Mister Bison voleva usare per pagare i suoi fedeli mercenari dichiarando felice che
Ogni Bisondollaro sarà valutato cinque sterline inglesi. Sarà questo il cambio che verrà stabilito dalla Banca di Inghilterra quando avremo rapito la loro regina…
Allora? Questa spiegazione coi Paperi?
Avete letto tutti il precedente capitolo vero? Vi servirà a recuperare i personaggi della nostra vicenda.
Nel 2018 avevamo lasciato il nostro personaggio principale, Filo Sganga, lo sgangherato affarista mancato alle porte del Club dei Miliardari pronto a giurare vendetta contro Paperone, Famedoro, Rockerduck e gli altri maggiorenti del Club che rifiutavano di ammetterlo con riserva a causa della sua mancanza di liquidità per pagare le quote sociali.
Ricordate tutti il nostro Filo Sganga, vero?
Filo Sganga, dicevamo, è un uom… pardon, un papero di grandi aspirazioni e poche disponibilità. Diciamo, al momento nulle.
Filo Sganga sa benissimo come Paperone e Rockerduck si procacciano prestigio e denaro: viaggiando in giro per il Mondo con complicati e costosi mezzi inventati da Archimede Pitagorico o dalle Industrie Rockerduck e raccogliendo tesori.
Anche Filo Sganga vorrebbe tanto partecipare a queste imprese, trovare il Bombastium in Brutopia, il tesoro perduto di Tralla-là e tutte le altre ricchezze che il mondo ha da offrirgli.
Ma Filo Sganga per ora non ha altro che la sua lista di debiti.
Così Filo Sganga ha un’idea geniale: pagherà con quote del suo stesso debito. Attenzione, non creando debito, o stampando moneta. Emettendo buoni basati sullo stesso.
Stampa così una serie di biglietti che somigliano parecchio ai dollari in uso nel Calisota, ma che dollari non sono, e che sono più quote di partecipazione al debito contratto per le sue avventure.
Così il Sindaco di Paperopoli, convocato dal Club dei Miliardari, corre nella casetta di Filo Sganga a minacciare di mandarlo a pelare patate coi Bassotti, convinto che Filo Sganga stia coniando la sua Moneta
Filo Sganga lo rassicura: non sta coniando moneta, sta ripartendo il suo debito.
Ecco, gli Sgangabot non sono moneta, non sono proprio qualcosa di nuovo: Filo Sganga decide di ribattezzare gli SgangaBot i Burrascosi Oneri del Tesoro di Sganga, ovvero gli SgangaB.O.T., delle partecipazioni alle avventure affaristiche per cui sta partendo.
Mette così lo stralunato Paperoga in un’agenzia a diffondere gli SgangaB.O.T. a tutti i Paperopolesi ed ha risolto il suo problema.
Filo Sganga potrà quindi viaggiare per il mondo come Paperone e Rockerduck: il peso economico ricadrà sui possessori degli SgangaBOT.
A Filo Sganga serve un cammello meccanico che si muova per le sabbie dell’Egitto? Manderà il Fido Paperoga con una valigetta di SgangaBOT, garantiti dai ricchi tesori che aspettano Sganga al suo arrivo e che potrà finalmente strappare a Paperon De’ Paperoni.
Filo Sganga ha bisogno di collaboratori, dato che Paperino, Qui, Quo, Qua e Paperina sono già occupati con Paperone, Brigitta li segue da lontano innamorata come sempre e non è disposta a seguirlo e Lusky non tradirà mai il suo padrone Rockerduck?
Filo Sganga ha una marcia in più: pagherà sherpa, fattorini, Banda Bassotti, Paperoga e fornitori con gli SgangaBOT, dicendo loro che potranno a loro volta usarli in tutta Paperopoli (ma solo Paperopoli) e che i Paperopolesi saranno orgogliosi di essere partecipi delle glorie e delle fortune di Sganga.
C’è però ora un piccolo problema: il denaro di Paperopoli è lo stesso dollaro vigente negli Stati Uniti, e nessun dubbio vi è sul suo valore.
Gli SgangaBOT dipendono dal successo di Sganga e, al momento, sono quote del debito di Sganga.
Dati i precedenti di Filo Sganga, non è affatto detto che egli arrivi al tesoro prima di Paperone (ammesso che ci arrivi), non è detto che riesca a superare in astuzia il Papero più duro dei duri, più furbo dei furbi e che per tutta la sua vita ha guadagnato il suo denaro onestamente.
Una volta inondata Paperopoli di SgangaBOT, cosa potrebbe accadere? Filo Sganga potrebbe essere tentato di continuare a stampare SgangaBOT finché non riuscirà almeno a trovare un tesoro, per poi dividere il ricavato ai Paperopolesi che lo inseguiranno clava in mano rendendosi conto che la sproporzione tra gli SgangaBOT e le magre risorse di Filo Sganga rendono impossibile comprare una copia del Papersera se non recandosi in edicola col bagagliaio pieno di SgangaBOT.
Ed anche se Sganga non cedessse a tale tentazione, di fatto gli SgangaBOT sono cartolarizzazione del suo debito: se Sganga non sgancia il valsente, Paperoga, i Bassotti, sherpa, fornitori e tutti i Paperopolesi che hanno accettato di distribuire SgangaBOT restano in tasca con qualcosa che anziché crescere diminuirà di valore.
Non è che gli SgangaBOT siano moneta, infatti anche i Minibot del mondo reale avranno, ricordiamo, valore nominale in Euro, ma sono parte del debito di qualcun altro (Filo Sganga), e come tale quali benefici potrebbe mai portare, se non il finale tipico di una storia di Topolino in cui tutti cercano di percuotere Filo Sganga e Paperoga?
E noi Italiani, parte di una Nazione presente sui mercati Internazionali, possiamo permettere di presentarci al mondo come un papero da salare sul sedere con lo spingardino?
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