Stiamo tutti leggendo col fiato sospeso notizie relative all’ondata di polmoniti “sospette” in Cina, ancora traumatizzati dalla lunga Pandemia da COVID19 solo recentemente sfociata nella fase di convivenza attiva, ma vigilante, col virus.
Dicevamo: la guardia è ancora alta e bisogna tenersi già in guardia da una serie di polmoniti infantili in Cina. Al momento i sanitari hanno puntato il dito su un patogeno già esistente, il Mycoplasma pneumoniae.
Ma qui casca l’asino, anzi il novax: come ci riporta il Sole 24 Ore, che di seguito citiamo, ad alimentare le preoccupazioni è il fatto che il più comune antibiotico utilizzato per trattare le infezioni da micoplasma presenta una maggiore resistenza ai farmaci in Cina rispetto al resto del mondo.
Fino al 60%-70% dei casi negli adulti e fino all’80% dei casi nei bambini non rispondono al farmaco, l’azitromicina, e ad altri della stessa classe di antibiotici, ha dichiarato all’inizio di questo mese Yin Yudong, medico di malattie infettive a Chaoyang, a Beijing News.
Ora proviamo tutti assieme a ricordare quale farmaco è diventato introvabile in periodo Pandemico perché una delle “terapie tipiche da Internet” prevedeva assumerne grandi dosi, possibilmente urlando “non ce ne è coviddi” per combattere COVID19.
Per gli smemorati, spoiler nel prossimo paragrafo.
Era il 13 Gennaio del 2022, e il nostro team pubblicava un articolo titolato non a caso “Zitromax, l’antibiotico introvabile a causa del COVID19 e dell’ignoranza“.
Per un luminoso momento di stupidità collettiva del quale nel mondo ora si vedono le conseguenze di cui vi mettevamo in guardia, assieme a improbabili beveroni di antiparassitario, clisteri di candeggina e bagni nella borace latori di imponenti irritazioni intime compariva l’accaparramento del farmaco Zitromax, l’azitromicina prodotta da Pfizer.
Sostanzialmente chi era convinto del complotto di Pfizer per inoculare i vaccini, assumeva convinto antibiotici prodotti da Pfizer stessa nella convinzione che essi fossero utili qualcosa, con scuse come “eh, ma lo prescrivono anche i medici”.
Peccato che nel pieno della carenza mondiale di Zitromax nel 2022, gli esperti ci misero in guardia ricordandoci ad esempio che
“In linea con le raccomandazioni dell’Aifa, la prescrizione da parte dei medici di famiglia è indicata solo per casi selezionati, quando c’è il sospetto di un’infezione batterica. Non è chiaro, quindi, il perché possa verificarsi una prescrizione smodata di questo antibiotico che, ricordiamo deve essere necessariamente prescritto e non può essere distribuito in farmacia senza ricetta” dice all’Adnkronos Salute Fiorenzo Corti, vicesegretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in merito alle notizie sulla carenza dello Zitromax.
Ora possiamo tornare in Cina: cosa ottieni quando si abusa di un determinato antibiotico? Che si aiuta a selezionare una genia di batteri “farmacoresistenti”, ovvero i discendenti di quegli antibiotici sopravvissuti all’antibiotico, che ora diventa assai difficile da curare.
Siamo ovviamente ancora nel campo dei sospetti e delle indagini preliminari: ma la piaga dell’abuso di antibiotici è ben nota e non è un caso che il farmaco più abusato in pandemia COVID19 si scopra essere ora il più falcidiato dalla farmacoresistenza.
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