La storia di Tiffany Dover è stata il carburante dei complottisti e degli anti-vax per ore, dopo la comparsa del video in cui l’infermiera sveniva pochi minuti dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid-19. Ne abbiamo parlato in questo articolo e abbiamo riportato il parere della diretta interessata: Tiffany soffre di sindrome vagale, che causa una reazione del corpo ad ogni sollecitazione cui viene sottoposto il nervo vago.
Non contenti delle rassicurazioni dell’infermiera svenuta dopo il vaccino, ora i complottisti sono tornati all’attacco tirando fuori la morte di Tiffany Dover, che sarebbe deceduta poche ore dopo aver ricevuto il vaccino. Attenzione: non parliamo dei complottisti italiani, che mediamente arrivano sempre in ritardo: troviamo riscontri sia sul fronte anglofono che su quello romeno. Si tratta di post pubblicati sui social, non di agenzie che riportano la notizia in via ufficiale.
LEGGETE COVIDIOTI!!
Poche informazioni e probabilmente non quello che volevate sentire. Ci dirà i risultati dell’autopsia, ma sono sicuro che alla fine ci diranno che non si tratta del vaccino. Domande a cui posso rispondere: Età: 42, donna bianca. Il momento del decesso è di circa 8-10 ore dopo la vaccinazione. Vi ringrazia tutti per le vostre condoglianze. Così male, anche a me. Mia madre non vuole che il suo nome diventi pubblico. Faranno un’autopsia e ci consegneranno il corpo entro 48 ore. Voleva essere cremata, quindi abbiamo una piccola cerimonia di famiglia. Vi terrò aggiornati, ma sembra che la mia famiglia non voglia che il suo nome venga ricordato così
L’ infermiera morta dopo il vaccino Tiffany Dover
Tralasciando l’uso improprio del termine “covidiota” di cui abbiamo raccontato l’origine in questo editoriale, il post è comparso questo pomeriggio nel gruppo Facebook OPINIA PUBLICĂ, con sede in Romania e nel quale, secondo il regolamento, ognuno sarebbe libero di pubblicare ciò che vuole. Chi pubblica il post, secondo gli altri topic aperti all’interno del gruppo, sarebbe residente in Italia.
Se ci spostiamo su altri criteri di ricerca troviamo un post analogo su Twitter, pubblicato dall’account Gringa Bahia che, però, riporterebbe i rapporti ufficiali che rimandano al certificato di morte. Gringa Bahia, del resto, è un account avvezzo al complottismo e per dimostrarlo è sufficiente scrollare la sua bacheca. Andiamo avanti.
Gringa Bahia cerca di fare focus su SearchQuarry, uno strumento online che funziona come una sorta di aggregatore di documenti, certificati di morte compresi. Se cerchiamo le generalità di Tiffany Dover, per esempio, ci imbattiamo in questi risultati. Chi pubblica queste informazioni si concentra sul terzo risultato della ricerca, come dimostra questo screenshot.
La Tiffany Dover indicata nella ricerca risulta proveniente da Chattanooga, nel Tennessee e il dato proviene dal Death Records Database della contea di Spalding. Chi visita SearchQuarry, tuttavia, sembra ignorare quanto indicato dagli sviluppatori del sito nel disclaimer:
Tieni presente che le informazioni ottenute utilizzando le ricerche di SearchQuarry.com potrebbero non essere sempre accurate e aggiornate poiché non creiamo, verifichiamo né garantiamo l’accuratezza o la quantità di informazioni fornite tramite il nostro servizio.
Del resto, chi condivide questi screenshot fa riferimento a Chattanooga come città di provenienza di Tiffany Dover, ma se esploriamo il suo profilo sui social scopriamo che l’infermiera vive ad Higdon, in Alabama. Chattanooga è la città in cui si trova il CHI Memorial Hospital. Ripetiamo la ricerca inserendo la provenienza corretta e controlliamo i risultati: il primo riporta i dati di Tiffany Dover, 3o anni, accompagnati dalle generalità dei parenti. I nomi dei “relatives” corrispondono ai contatti presenti sul profilo Facebook dell’infermiera. Coincide tutto, ma il risultato ottenuto non arriva da un database di certificati di morte.
Ancora, il sito Hitc.com ha pubblicato l’analisi dei trending social sulla presunta morte di Tiffany Dover. Nell’articolo leggiamo che i complottisti fanno focus anche su una pagina del sito CelebrityDeaths che a questo indirizzo (qui la versione archiviata) riporta la morte dell’infermiera. Gli autori scrivono “has reportedly died”, usando la formula dubitativa che non corrisponde certamente a certezza. Del resto gli autori di CelebrityDeaths (qui la scheda About Us) non spacciano i contenuti come verità assolute.
Nonostante questo, intere discussioni sulla morte di Tiffany Dover sono comparse su Reddit e continuano sui social, nel formato del messaggio “leggete Covidioti” che abbiamo riportato in apertura del nostro articolo. Inevitabilmente i complottisti hanno preso d’assalto anche i canali social del CHI Memorial, che comunque in questo tweet (qui la versione archiviata) ha comunicato che Tiffany Dover sta bene e si trova in casa, e la sua famiglia chiede il rispetto della privacy.
A molti utenti questo non basta, come fa notare anche questo articolo pubblicato da Inquisitr. Le voci sulla sua morte circolano nella forma di screenshot, senza notizie ufficiali pubblicate dalle testate locali. Gli utenti intanto bombardano i profili di Tiffany e del CHI Memorial chiedendo che l’infermiera si esponga in prima persona per dire che sta bene. Non escludiamo che ciò possa avvenire nelle prossime ore o nei prossimi giorni, ma ricordiamo che l’ospedale ha comunicato che la famiglia della donna ha chiesto di rispettare la propria privacy.
Un contributo alla verità ci arriva dallo youtuber Angel Espino, che in questo video interviene per smentire la bufala della morte di Tiffany Dover. Espino riporta l’audio di una telefonata con Lisa McCluskey, vice presidente dell’ufficio Marketing e Comunicazioni del CHI Memorial.
Lisa McCluskey è veramente membro dello staff del CHI Memorial, come dimostra questa scheda presente nel sito ufficiale dell’ospedale. La McCluskey, in sostanza, dice: “She’s fine and she’s doing well“, spiegando che la Tiffany non è solita frequentare i social per esporre il suo privato. I commentatori continuano a richiedere che l’infermiera si esponga con un messaggio per comunicare con la community e smentire i rumors sulla sua morte.
Ricapitoliamo: tutto parte da messaggi condivisi insistentemente sui social, sia Facebook che Twitter. Chi posta il messaggio non indica fonti, e se le indica sono incomplete e facilmente equivocabili. Per quest’ultimo aspetto ci riferiamo agli screenshot con i probabili certificati di morte che tali non sono, alla pari delle piattaforme che li ospitano i cui sviluppatori stessi negano l’attendibilità e l’accuratezza. Chi fa circolare il messaggio in Italia, tuttavia, ha chiaramente copiato da questo thread presente su 4Chan (qui la versione archiviata) in cui gli utenti postano lo screen dello stesso messaggio in lingua inglese. La fonte? Non viene indicata, è solo uno screen.
Il CHI Memorial Hospital ha smentito la morte di Tiffany Dover, ma gli utenti richiedono una dichiarazione ufficiale della diretta interessata. La sua morte non è riportata su alcuna testata ufficiale, e le informazioni dai vari database sono incomplete e tutt’altro che precise. La morte di Tiffany Dover non è riportata da alcuna fonte: gli utenti più accaniti che condividono la notizia non rispondono alla richiesta di riscontri dei commentatori più attenti.
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