I cinquantamila decessi secondo EudraVigilance che non esistono sono l’oggetto di una fake news che ci è stata segnalata. O meglio, che ci è stata più volte segnalata: del fenomeno ne abbiamo parlato più volte.
Il meccanismo è sempre lo stesso, con l’aggravante in questo caso che il dato fornito non si comprende da dove sia apparso, non essendo in EudraVigilance.
Si confondono sostanzialmente, coscientemente e spesso dolosamente, i dati relativi alle segnalazioni con quelli degli eventi accertati, ovviamente di molto inferiori.
Come abbiamo più e più volte avuto modo di dire ormai, consultando la fonte invece si otterrà questa schermata.
Partiamo da un punto noto sin da quando in America la comunità complottista ha deciso di abusare delle segnalazioni al VAERS (il locale servizio di segnalazione eventi avversi) perlopiù per motivi legati all’ideologia novax.
Sostanzialmente, come avrete potuto leggere nella screen indicata, le informazioni indicate ai portali di Farmacovigilanza “non rappresentano una conferma di un potenziale nesso tra il medicinale e l’effetto o gli effetti osservati”.
Inoltre “il numero di sospetti effetti indesiderati presenti in EudraVigilance non deve essere utilizzato come base per determinare la probabilità che si verifichi un effetto indesiderato. Questo perché i numeri devono essere messi in relazione con altri fattori, tra cui il numero di persone che assumono il medicinale e la durata della commercializzazione dello stesso” e “Ogni singolo caso registrato in EudraVigilance si riferisce in generale a un paziente; tuttavia, una segnalazione può contenere riferimenti a più di un effetto indesiderato. Pertanto, il numero di effetti indesiderati non corrisponderà necessariamente al numero dei casi singoli.“.
È così che la Farmacovigilanza funziona. Un qualsiasi evento di qualsiasi tipo temporalmente successivo al vaccino o ad altra somministrazione verrà segnalato e registrato.
E come ricorda Reuters, l’accesso al VAERS ed ogni altro ente di segnalazioni è puntellato di disclaimers che dichiarano i dati “incompleti, non accurati, legati a coincidenze e non verificabili”.
In seguito si valuterà il legame.
Ricorderemo sempre il caso di James Laidler, complottista pentito e anestesiologo che, per dimostrare il meccanismo precitato, segnalò che una vaccinazione di routine l’aveva tramutato nell’Incredibile Hulk, compreso di muscoli possenti e ipetrofici e l’invulnerabile pelle verde.
Laidler chiese e ottenne la cancellazione della falsa segnalazione, ma ogni segnalazione di cui non viene chiesta rimozione resta lì, a imperitura memoria.
Anche se salvo i casi più pacchiani parliamo di senalazioni perlopiù autentiche, sono semplici segnalazioni di prossimità.
“Ho fatto il vaccino X, dopo è successo Y, qualcuno indaghi”.
Non aiuta il fatto che, statisticamente parlando siamo di fronte alla prima vaccinazione di massa del XXImo secolo, anzi degli ultimi decenni.
Vaccinazione che comprende praticamente la maggioranza dei cittadini Europei e Americani e un numero crescente di quelli delle altre nazioni.
Numeri che si apprestano a crescere.
Va da sé che vaccinando chiunque, è estremamente plausibile trovare tra i vaccinati morti di cause naturali che comunque saranno segnalati per “togliersi il dubbio”.
Un’ulteriore aggravante deriva dal fatto che in base all’ultimo rapporto EudraVigilance i casi di presunti effetti fatali segnalati superano a stento le diecimila unità, lontani anni luce dal dato fornito dalla condivisione, con un milione e mezzo circa di segnalati effetti avversi.
Il sospetto è che nella redazione dell’immagine sia avvenuta una “conflazione”, ovvero una unione con le infinite (e dimostratesi false) “liste dei morti da vaccino” di cui la propaganda novax si è nutrita negli anni.
I cinquantamila decessi secondo EudraVigilance semplicemente non esistono. EudraVigilance riporta segnalazioni e non eventi accertati, e il dato indicato non è presente nelle fonti citati.
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