I cinesi mangiano i topini vivi: la ricetta dei tre squittii
La recente cronaca ha riportato in vita una delle leggende metropolitane più antiche, la ricetta dei tre squittii.
La storia
Secondo questa leggenda, che fino ad oggi era apparsa come corollario solo di alcune bufale più recenti sui bocconcini in agrodolce, esiste un piatto chiamato “tre squittii”. Come suggerisce il nome, consistente nel pucciare dei piccoli di ratto nella salsa di soia e mangiarli.
I sorcetti, secondo la leggenda metropolitana, prima di essere ingeriti squittiranno tre volte: la prima quando vengono afferrati con le bacchette d’ordinanza, la seconda quando vengono pucciati nella salsa, e la terza, ovviamente, quando te la cacci in gola.
Video che, peraltro, Snopes ricorda anche prima della loro rimozione non hanno mai mostrato l’atto fisico dell’ingestione del sorcetto.
Semplicemente, nel video apparivano topolini sui piatti e persone che cercavano di ingerirli.
Cercando di ricreare la situazione descritta dalla leggenda metropolitana originale, apparsa su Internet nel 2000.
Sostanzialmente, in un forum (cosa deliziosamente Web 1.0, possiamo dire) un utente dichiarò di aver sentito una volta alla radio qualcuno che aveva telefonato per dire di avere un amico (e qui stiamo entrando nella zona “miocuggino”…) che un tempo lavorava all’IBM e, dopo essersi preso un anno sabbatico, ha deciso di vagare per il mondo cercando i cibi più disgustosi.
Il famoso amico dell’amico che telefonava alla Radio avrebbe dichiarato di aver visto coi suoi occhi e assaggiato il “piatto dei tre squittii”.
L’aneddoto online si conclude con il narratore che dichiara che non ha alcuna prova che quanto udito alla radio corrisponda al vero, ma è una di quelle storie buffe che vengono raccontante ai party ed alle festicciole tra studenti.
In una parola, una leggenda metropolitana.
Le analisi di Snopes
La tesi che porta alla Leggenda Metropolitana ascesa è il fatto che non esiste alcuna menzione del piatto dei tre squittii al di fuori della leggenda stessa e di opere di fiction che espressamente la citano ad colorandum.
Snopes ricorda che esistono interi libri devoti alla cucina di alimenti bizzarri, libri che non escludono l’uso alimentare dei roditori (arrostiti e cucinati in alcune culture) ed ogni piatto “fetente” che possiate immaginare, ma non includono i tre squittii nel pregiato ricettario.
Conclusioni
Non è possibile escludere che qualcuno abbia mangiato piccoli di topo. Per scommessa, per una challenge… ma anche se così fosse sarebbe come se domani un cinese descrivesse l’occidentale medio come uno svitato che si nutre abitualmente di detersivo per lavastoviglie, balla in mezzo alla strada suicidandosi quando gli viene l’uzzolo, gira per le strade vestito da fantasma, si prende a spintoni con gli amici fino a fracassarsi la testa per terra per socializzare e generalmente si sottopone a tutte le umilianti pratiche descritte in Jackass e trasmissioni simili.
Non abbiamo elementi per dichiarare che la ricetta dei tre squittii sia più che una leggenda metropolitana, e come tale dovremmo ritenerla.
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