NOTIZIA VERA Migrante pestato a sangue a Sassari
Il quotidiano sardo La Nuova Sardegna l’11 settembre 2018 ha pubblicato la notizia di un pestaggio razzista subito da un migrante della Guinea, a Sassari.
Nella tarda serata del 10 settembre un giovane 22enne della Guinea, arrivato a Sassari come rifugiato e ora studente, camminava all’incrocio tra corso Cossiga e via Berlinguer quando si imbatteva in un gruppo di ragazzi. Uno di essi gli ha sferrato una gomitata:
“Perché fai questo?”, gli ha chiesto sorpreso il 22enne. “A casa mia faccio quello che voglio, se non ti sta bene tornatene a casa tua”, gli ha risposto l’aggressore, assestandogli un pugno al volto. Poi il branco si è scagliato contro di lui massacrandolo di botte.
Alcune ragazze che assistevano alla scena si erano messe a urlare, e un uomo che transitava a bordo di un furgone si è fermato per fermare il pestaggio. L’Unione Sarda ha pubblicato anche il servizio dell’emittente locale Videolina:
Videolina riporta che gli aggressori erano 3. Sul posto sono intervenute la Polizia Locale e una Volante della Questura. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Sassari Nicola Sanna hanno condannato fermamente la brutale aggressione. Le autorità, ora, sono sulle tracce degli aggressori.
Su Giornalettismo – che parla di 5 aggressori, non 3 – leggiamo che il ragazzo ha riscontrato una frattura del setto nasale. Il sindaco Sanna ha incontrato il 22enne al Palazzo Ducale:
Sono profondamente addolorato, questo ragazzo nella sua giovane vita ha già affrontato difficoltà inimmaginabili e mi addolora ancora di più dover condannare per la seconda volta nel giro di pochi giorni avvenimenti che, nella loro diversità, sono segno di un clima di intolleranza alimentato da esponenti del governo nazionale.
I testimoni riferiscono che il branco, dopo il pestaggio, sarebbe scappato continuando a inveire verbalmente contro la vittima.
La notizia è dunque vera. Nella sera del 10 settembre un gruppo di persone si è accanito contro un migrante a Sassari, in pieno centro, spinto da motivazioni razziste.
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