BUFALA Tipico esempio di “risorsa” in fuga dalla guerra… – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti l’ennesimo esempio di foto indinniata ed indinniante, courtesy della pagina “No al razzismo verso gli Italiani” (archiviata qui)
Il razzismo in ogni sua forma è sempre una brutta cosa: ma anche le bufale non sono certo una cosa bellissima.
Specialmente le bufale riciclate dal bizzarro sottobosco dell’alt-right polacco, che similmente con fare derisorio presentava la scena come “Un povero profugo affamato” nell’ormai lontano 2015.
Sarebbe bastato un semplice giro su Internet per consentire ai nostri viralizzatori di rendersi conto di star riciclando una bufala conclamata: le foto infatti sono tratte da un articolo Australiano riguardante un traffico illegale di steroidi dalla Thailandia ad alcuni utenti finali Australiani, per la precisione ben 5.586 pastiglie giunte ai loro destinatari finali per il tramite di un numero sospettosamente elevato di confezioni di sali da bagno detenute da una viaggiatrice appena arrivata a Brisbane il 12 Agosto 2013.
Infatti, precisa il portale Michael Smith News già nel 2013, in Australia il possesso, l’importazione e la detenzione di droghe atte a migliorare le performances sportive e fisiche sono proibiti sin dalle leggi doganali del 1901.
Se sembra un cavallo, fa rumore di cavallo e lascia orme di zoccoli, è più probabile che sia un cavallo che una zebra, dichiara un proverbio.
Quindi, parafrasando, ci sentiamo di impartire ai nostri amici viralizzatori una preziosa lezione per il futuro: se sembra un palestrato Australiano coinvolto da una indagine della dogana Australiana per detenzione e possesso di steroidi illegalmente importati, è più probabile che sia un palestrato australiano che non un profugo a caso sul quale imbastire una storiella strappalikes più volte debunkata negli anni.
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