BUFALA Il Sindaco di Scraffingiu e gli islamici in Sardegna
Fermi.
Chi non vive in Sardegna – e non solo – potrebbe non conoscere la vera identità del Sindaco di Scraffingiu e tanto meno i suoi numeri da cabaret che lo hanno reso famoso. Il problema si aggrava quando a credere a una semplice meme creata ad hoc per mettere alla prova la prontezza di riflessi dell’utenza Facebook siano i sardi stessi, trasportati dall’ondata di indignazione virtuale. Un divide et impera mosso dalla disinformazione, in poche parole. Nelle ultime ore è stato pubblicato un post che ha impiegato pochissimo tempo a diventare un passaparola:
Non sono mancati commenti del calibro di “Finalmente un sindaco con le palle!; No all’Islam in Sardegna!” e via discorrendo. La bufala sulla richiesta delle famiglie islamiche di abolire la carne di maiale dalle mense scolastiche è storia passata che si ripropone come la rucola. La messinscena vede genitori musulmani presuntuosi da una parte e sindaci intransigenti dall’altra. Proprio il 30 marzo 2017 pubblicavamo una smentita su affermazioni messe in bocca a Tommaso Locci, sindaco di Monserrato che si era dovuto esporre proprio per porre fine alle falsità a egli attribuite.
Oggi, con nostro stupore, torniamo sull’argomento con un personaggio di pura invenzione. Il Sindaco di Scraffingiu è uno dei fortunati numeri del comico Alessandro Pili del gruppo cabarettista sardo Lapola. I migliori sketch del Sindaco di Scraffingiu – comune ovviamente inesistente – sono raccolti in questo video su YouTube:
Il Condividi se sei concorde posto in chiusura del meme avrebbe dovuto tradire il chiaro intento dell’autore, ma così non è stato. Il Sindaco di Scraffingiu non esiste, così come non esiste il comune di Scraffingiu. Il personaggio è ideato da Alessandro Pili del gruppo cabarettista Lapola. La frase a lui attribuita era già stata usata in una precedente bufala sul sindaco di Monserrato.
Bufala, nella più classica delle forme. Sì, era il caso di porla in analisi.
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