ACCHIAPPALIKE Gli operai della Melegatti hanno rilevato l’azienda e la autogestiscono
Il 30 novembre 2017 avevamo pubblicato un articolo nel quale davamo conferma sull’esistenza di una campagna social promossa per sostenere l’azienda veronese Melegatti, stretta nella morsa della crisi. Come riporta Il Sole 24Ore in un articolo del 22 novembre, gli operai non vedono lo stipendio dal mese di Agosto e con l’hashtag #NoiSiamoMelegatti hanno voluto far conoscere la situazione ai consumatori.
Oggi ci segnalano questo post:
In realtà, lo stabilimento Melegatti di San Giovanni Lupatoto (Verona) non è autogestito dagli operai.
Il Tribunale di Verona, il 14 Novembre aveva dato il via libera per la campagna natalizia dell’azienda con una produzione ridotta di 570mila pezzi tradizionali. Dal 20 novembre, dunque, gli operai si sono rimessi al lavoro e, grazie al contributo dei fornitori, le materie prime sono arrivate in anticipo.
In particolare, l’azienda era ricorsa alla legge fallimentare (Il mattino di Padova) su decisione unanime presa dai suoi azionisti il 31 ottobre. A sostegno delle spese di produzione e della salvaguardia delle mensilità da corrispondere agli operai sono arrivati 6 milioni di euro dal fondo maltese Abalone (Repubblica, RaiNews) che attendeva solamente l’ok dai giudici (Wall Street Italia).
L’azienda è ora ripartita con l’obbiettivo di produrre circa 1,75 milioni tra pandori e panettoni. Gli operai, semplicemente, hanno dato il loro sì per riprendere a lavorare dopo le buone notizie del fondo Abalone e dopo il beneficio dei fornitori che hanno consegnato loro le materie prime per poter lavorare.
Pubblicare un post in cui si dice che l’azienda sia autogestita dagli operai è una strategia acchiappalike molto sottile ma poco efficace, considerando che le cose sono andate diversamente.
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