Disinformazione

Hbo Max toglie dal catalogo ‘Via col vento’: “Rappresenta l’America razzista”

Siamo in tempi di grandi contestazioni sociali. Alcune assai serie, legate al mutare ed evolvere della consapevolezza. Altre decisamente assai frivole, se non risibili.

In tutto questo, se ci si mette pure il titolo clickbait, non ne usciamo vivi.

È da una settimana che rimbalzano sulle bacheche di tutti articoli come Hbo Max toglie dal catalogo ‘Via col vento’: “Rappresenta l’America razzista”.

Titoli che invitano ad indignarsi, a cliccare, a condividere, a ergersi paladini della civiltà contro la censura cattiva che ci priva dei grandi capolavori… ma che ci impediscono anche solo di leggere il sottopancia, dove è riportata la frase

In seguito alle proteste dopo la morte di Floyd la piattaforna di video in streaming ha deciso di rimuovere temporaneamente dal catalogo il film di Victor Fleming vincitore di 8 Oscar

E il testo dell’articolo, dove nell’ultimo capoverso si riportano le dichiarazioni dei portavoce di HBO

“Queste rappresentazioni della società che sono nel film sono certamente in contrasto con i valori di WarnerMedia – spiega ancora il portavoce della società – quindi quando restituiremo il film a Hbo Max, tornerà con una discussione sul suo contesto storico e una denuncia di quelle stesse rappresentazioni, ma sarà presentato come è stato originariamente creato, perché altrimenti sarebbe lo stesso che affermare che questi pregiudizi non sono mai esistiti. Se vogliamo creare un futuro più giusto, equo e inclusivo, dobbiamo prima riconoscere e comprendere la nostra storia”.

Ultimo capoverso che, sostanzialmente è il contrario del titolo che vi ha indignato.

Palma del buon giornalismo va ancora a Il Post, giornale che abbiamo più volte lodato per la sua correttezza, il suo uso scarso se non nullo dei paywall , gli articoli a pagamento), che ha deciso di precisare la natura temporanea del ritiro sin dal titolo La piattaforma di video in streaming HBO Max ha rimosso temporaneamente “Via col vento” per i suoi contenuti razzisti, arricchendo la notizia di ulteriori dettagli.

Ad esempio ricordando che HBO non ha agito motu proprio o per “sentimento popolare”, ma rispondendo  alle sollecitazioni del regista John Ridley, e deliberando che la censura non sarebbe stata un’opzione, ma andava aggiornato il cartello disclaimer.

Cosa effettuata con una nuova introduzione

proveniente dalla collaborazione di Turner Classic Movies e del professore di studi cinematografici dell’Università di Chicago, Jacqueline Stewart.

Non esattamente gli ultimi arrivati in campo cinematografico.

Molti libri e film infatti hanno delle “avvertenze” che indicano il pubblico più adatto (pensate ai bollini colorati che indicano, o dovrebbero indicare, quando è bene un film sia fruito da un pubblico di soli adulti, o da minori accompagnati nella visione ad un adulto, o nelle note che ricordano di tenere presente un contesto socioculturale spesso lontano che rende un’opera antica oggi di difficile comprensione o dall’etica ormai invalida), che HBO ha semplicemente valutato necessario aggiornare.

Né più, né meno.

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