Precisazioni

Ha poco senso parlare di “ladro di merendine” sull’uomo morto dissanguato al distributore

La vicenda dell’uomo ritrovato morto al Liceo Scientifico “Leonardo Sciascia” di Canicattì, definito il ladro di merendine, è oggetto di studio da parte della Procura di Agrigento, un caso che però sembra essere già stato risolto. Pare sia stato ritrovato dissanguato nei pressi del distributore secondo Next Quotidiano.

Perché dovremmo smettere di parlare di “ladro di merendine” sull’uomo morto dissanguato al distributore

In passato abbiamo parlato di ladri solo per trollate varie sul nostro sito. Tutto è avvenuto durante la notte di lunedì scorso, quando questo uomo disoccupato di 33 anni si è intrufolato all’interno del Liceo Scientifico “Leonardo Sciascia” per derubare le monetine presenti all’interno del distributore automatico di snack. Qualcosa però è andato storto e l’uomo si è ritrovato con un taglio profondo sul braccio che poi gli è costata la morte.

Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in una pozza di sangue, ciò significa che in poco tempo si è dissanguato dopo la grave ferita. La Procura di Agrigento ha deciso di disporre gli esami autoptici sul corpo del 33enne, per capire con precisione quando tempo sia trascorso dal ferimento alla morte. Non è corretto parlare di ladro di merendine, semplicemente il disoccupato aveva adocchiato il distributore automatico per prelevare al suo interno le varie monetine.

Stando infatti agli inquirenti la lacerazione al braccio è avvenuta proprio nel tentativo di riuscire a prendere tutte le monete all’interno del distributore e non di certo per prendere qualche snack al suo interno. La ferita però è stata più grave di quanto previsto, l’uomo non è riuscito infatti ad uscire dall’Istituto per chiedere aiuto oppure si pensa ad una decisione volontaria per evitare in quel caso di essere poi arrestato. Sta di fatto che il suo corpo è stato trovato a pochi metri dalla macchinetta, ma con l’autopsia si riuscirà a capire meglio quanto tempo gli sia rimasto a disposizione dopo la lacerazione al braccio.

Tra l’altro, questo fenomeno di saccheggi ai distributori automatici all’interno di strutture private o pubbliche sta avvenendo con frequenza in quelle zone della Sicilia, ma nessuno si è ritrovato ad affrontare una tragedia di questo tipo. L’uomo di 33 anni era evidentemente disperato, senza lavoro, stava provando ad accumulare qualche moneta per sopravvivere, ma è finita nella peggiore delle ipotesi. Sta di fatto che è sbagliato parlare di ladro di merendine dopo essere stato ritrovato dissanguato nei pressi del distributore. Il bottino doveva riguardare le monetine del distributore automatico.

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