Gira su Internet una bufala che bufala non è. O meglio, è un accadimento reale e possibile, mai gradito quando accade, ancorché narrato in maniera incorretta, e come tale atto ad incutere sorpresa e timore nel lettore occasionale.
La bufala riguarda i “bollettini equitalia”, sovente di largo importo.
La storia più diffusa racconta di un imprenditore che, a seguito di un iniziale “bollettino” di quarantacinquemila euro circa, dopo aver ignorato tale bollettino per “pochi mesi”, avrebbe ricevuto “interessi” di 18mila euro portando la debenza a 65mila euro complessivi.
Ma andiamo con ordine.
Equitalia non è “Ente impositore”, ma è “Agente di Riscossione”.
Equitalia è, insomma, l’equivalente dell’avvocato che contattate quando un vostro creditore vi deve dei soldi. E’ il “recupero crediti” che le pubbliche amministrazioni impiegano per recuperare il credito dovuto dai cittadini ritenuti dalle pubbliche amministrazioni morose.
Prima di proseguire l’esposizione vi invito a controllare sul glossario/FAQ del sito di Equitalia la voce “A per accertamento” .
Ciò posto, potremmo passare ad una ricostruzione più verosimile egli eventi dietro le molteplici “Cartelle esose”, che non sempre sono “cartelle pazze” (Evocando lo scandalo passato di alcune cartelle erroneamente spedite).
Ipotizziamo, come mera ipotesi accademica, che Tizio, un cittadino italiano preso a caso, cessi per mille motivi di pagare le tasse. Il perché non rileva a questa esposizione: commercialista infedele, deliberata evasione, incapacità di far fronte alla spesa… al momento mettiamo tutto tra parentesi.
Lasciamo il fatto nudo e crudo: Tizio deve diversi soldi al Fisco Italiano.
Il Fisco Italiano, non riuscendo a recuperare, inoltra tutto all’Agente di Riscossione. Equitalia.
Equitalia, compiuti i controlli del caso, denominati accertamenti, provvede ad inoltrare la cartella di pagamento, avente efficacia di titolo esecutivo, munita _per prassi_ di un bollettino prestampato, che _non esclude_ l’utilizzo di altre forme di pagamento.
Anche qui, potrete trovare maggiori dettagli sul sito, esattamente qui, unitamente ad un facsimile scaricabile della stessa.
Potrete quindi approfondire sul sito dell’Agente di Riscossione, oppure restare qui con noi per un breve riassunto. Dal quale si evince che nell’ordine:
Dovete sapere che la Cartella di Pagamento è già titolo esecutivo: è come quando vi notificano un Decreto Ingiuntivo munito della formula di “Provvisoria esecuzione”, per usare un paragone profano. Siete già debitori verso Equitalia, ma Equitalia (che non è l’orco descritto da molte macro) vi concede un certo periodo per provare di non essere debitori.
E se debitori lo siete? Se versate in difficoltà economiche?
Sempre nei termini e nei modi indicati in cartella potrete provvedere a richiedere il beneficio del pagamento rateale, dilazionando il pagamento in termini anche di ampio respiro.
Tornando alla “bufala” una possibile spiegazione di come si possa arrivare da una somma consistente ma non ancora esosa ad un somma consistente ed esosa.
“E’ una bufala?”. La risposta è no.
E’ una triste e brutta storia, come molto tristi e molto brutte sono le storie che ci accompagnano nella modernità.
Ma questo non ci consente di trasformare la storia in un atto di accusa verso una Equitalia malvagia ed oppressiva che schiaccia il contribuente con sanzioni ed interessi immotivati.
E’ una storia molto brutta e triste che avrebbe potuto probabilmente raggiungere un finale diverso affrontando la cartella di pagamento non come una condanna inferta da un boia sanguinario e crudele, ma un segnale di dover agire al più presto possibile nel proprio interesse.
La stessa Equitalia offre una panoplia di servizi online per ottemperare a tali incombenti, consentendo al cittadino di essere guidato sia che scelga di opporsi ad una cartella da lui ritenuta non dovuta, che richieda una dilazione per una cartella dovuta, ma troppo onerosa per le sue finanze: ma la presenza di tali servizi non esclude la possibilità di avvalersi dell’aiuto e dell’apporto umano, recandosi personalmente in sportello, o avvalendosi dell’opera di commercialisti, patronati, legali o anche solo amici in grado di spiegare nel dettaglio quelle istruzioni.
Non guardate quindi ad Equitalia come un boia da combattere, e se volete aiutare chi versa in difficoltà, anziché distribuire appelli in tal senso, distribuite i link indicati in questo articolo, affinché si arrivi preparati al doloroso appuntamento con una cartella esattoriale non pagata, pronti a ricorrere o chiedere dilazione.
AGGIORNAMENTO: La stessa Equitalia, data la contingente situazione di crisi, sta dando proprio in questi giorni grande pubblicità alla possibilità di accedere alla rateazione, accettando ed avvalorando le proposte di rateazione massima a 72 o 120 rate . Si consiglia pertanto di tenere d’occhio in questi giorni non già i siti di “controinformazione”, ma quelli di informazione per eventuali variazioni… sicuramente in favore del debitore.
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