Il Multi Level Marketing
“Ciao, ho sempre avuto una grande stima di te e vorrei proporti un’opportunità di guadagno. Mi serve solo mezz’ora del tuo tempo per spiegarti tutto, ma può cambiarti la vita da così a così”.
Se un vostro amico, parente o conoscente vi ha detto una frase del genere, è probabile per non dire certo che stia cercando di coinvolgervi in un’attività nell’ambito del multi level marketing, o network marketing. Arrivati al luogo dell’incontro, scoprirete che l’opportunità di cui vi sta parlando riguarda una gamma di prodotti portentosi di marchi non reperibili tramite i classici canali di distribuzione; se il vostro contatto è alle prime armi ci sarà anche una terza persona, il suo diretto superiore nonché responsabile del suo reclutamento, detto in gergo “sponsor“. Inizierà quindi la presentazione del prodotto, generalmente un cosmetico o un integratore alimentare, del quale saranno illustrate le qualità fenomenali e il prezzo, decisamente poco abbordabile.
E qui entra in gioco l’opportunità di guadagno: se ti unisci all’azienda puoi ottenere il prodotto con sconto del 30%, rivendendolo poi a un prezzo maggiorato. Il tuo sponsor ti convincerà quindi a fare una lista di amici/parenti/conoscenti da contattare allo scopo di reclutarli all’interno dell’azienda: otterrai così una percentuale sul loro venduto, che aumenterà man mano che aumentano le persone sotto di te, e inizierà la tua scalata verso la vetta della piramide.
Fermi tutti, mi direte, hai forse detto piramide? Come in “schema piramidale”? Per chi di voi non lo sapesse, si definisce schema piramidale un particolare modello commerciale e di marketing non sostenibile, che implica lo scambio di denaro primariamente per arruolare nuove personalità nel business, solitamente (ma non sempre) con lo scambio di beni o servizi.
Ora, la classica distinzione tra il multi level marketing (che in Italia è legale) e gli schemi piramidali (che sono invece illegali) è che, mentre nel primo modello il profitto deriva soprattutto dal prodotto venduto anche al di fuori della struttura, nel secondo il guadagno viene per lo più dal reclutamento di altre persone, che andranno a formare quella che in gergo è chiamata downline, e dalle percentuali ricavate dalle loro vendite. Ora, molte aziende multi level marketing operano in una zona grigia ai limiti della legalità, dove è difficile determinare la legittimità del business. A complicare le cose, queste compagnie cercano sempre di trasmettere una parvenza di affidabilità attraverso celebri testimonial (un personaggio famoso, una squadra di calcio, etc.), e il loro fatturato, che si aggira nell’ordine dei milioni di Euro, permette loro di coprire ampiamente le spese legali nei casi in cui dovessero essere citate in giudizio.
Abbiamo detto prima che caratteristica fondamentale dello schema piramidale è la sua insostenibilità: questo perché, come potete osservare nel disegno sottostante, ponendo che ogni rivenditore abbia sotto di sé sei persone, le quali a loro volta hanno sotto di sé sei persone ciascuna, con il tredicesimo livello della struttura si arriverebbe a oltre tredici miliardi di persone, quasi il doppio della popolazione mondiale. Questo senza tenere conto che non tutti i sette miliardi di esseri umani presenti sulla Terra vogliono vendere né tanto meno comprare il prodotto, e che di simili aziende ne esistono nell’ordine delle decine se non delle centinaia.
Ma le difficoltà nel fare soldi in questo modello di business (a meno che non si arrivi all’inizio) non finiscono certo qui. Trovare nuove reclute, così come nuovi acquirenti, diventa sempre più difficile e, per mantenere la posizione all’interno della struttura sarà necessario continuare a comprare il prodotto, creando così delle eccedenze che diventano inversamente proporzionali al contenuto del portafogli.
Inizierete quindi a collezionare sempre più rifiuti fino a compromettere seriamente le vostre relazioni sociali, a spammare con sempre maggiore insistenza i prodotti della tua azienda sui social network, e a partecipare a “incontri formativi”, tra musica, canti, balli e l’apparizione del megadirettore galattico, in un’atmosfera che ricorda pericolosamente quella di un culto religioso.
Detto megadirettore è presentato come un esempio dello stile di vita lussuoso che ci si potrà permettere scalando la piramide e allargando la propria downline: queste fantomatiche possibilità di guadagno sono la principale attrattiva offerta dal multi level marketing, e diventano estremamente pericolose nel momento in cui convincono persone con decenni di carriera alle spalle e una famiglia alle spalle a mollare tutto per gettarsi in un’attività le cui possibilità lucrative, come già spiegato, sono ben lontane da quanto paventato agli incontri formativi. Anzi, il rischio è proprio quello di perderci soldi anziché guadagnarne.
Purtroppo, come potete notare, non abbiamo fatto nomi di aziende multi-level marketing. Questo perché, come già detto, si tratta di business molto lucrativi, spesso e volentieri operanti in molti Paesi, il che permette ai dirigenti di non badare a spese quando si tratta di sguinzagliare gli avvocati. Quello che possiamo fare, però, è dirvi di tenere gli occhi aperti e scappare a gambe levate nell’istante in cui sentite puzza di multi-level marketing. Quanto ai nomi delle aziende, una semplice ricerca su Google è sufficiente per far saltare fuori decine di nomi senza difficoltà.
Vi lasciamo anche altri articoli in merito da leggere:
- Legge 17 agosto 2005, n. 173: “Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 2005;
- Multi level? Multi fregatura, pubblicato il 27 ottobre 2010 da Giornalettismo;
- Il marketing piramidale, pubblicato il 4 febbraio 2015 da BUTAC;
- Multilevel marketing, video tratto dal programma HBO Last Week Tonight with John Oliver (inglese), pubblicato il 7 novembre 2016;
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