GUIDA UTILE Mamma, ho perso la pazienza

La galleria di star o personaggi noti che prestano la loro immagine loro malgrado a facezie confezionate con la speranza di diventare virali e catturare quanti più sprovveduti possibile sta diventando lunga quanto la Walk of Fame di Hollywood. Da Rihanna (famigerata parente della Kyenge) a Kristen Ritter (che di secondo lavoro fa la sorella della Boldrini) a Samuel Jackson (sbarcato con il gommone insieme a Magic Johnson a Forte dei Marmi) passando per Jim Morrison (che non solo non è morto ma è diventato un notorio rapinatore dell’est Europa) ce n’è per tutti i gusti e per tutte le indignazioni.

Ora, la prima reazione, trovandosi di fronte a trollate di siffatte proporzioni è d’incredulità non tanto per l’evidente buffonata che abbiamo davanti, ma per l’eventualità che ci sia un qualche motivo annidato in un oscuro meandro della mente di qualcuno che gliele faccia prendere per buone e addirittura condividere. Eppure… Eppure questo accade.

Accade in questi giorni a Foligno (dopo Nuoro e Napoli) dove i volti di due dei protagonisti di “Mamma ho perso l’aereoJoe Pesci e Daniel Stern sono state divulgate con intento segnaletico per mettere in guardia contro dei fantomatici truffatori che opererebbero nella zona ai danni della popolazione, corredate dal solito messaggio di allarme e il sempre opportuno invito a copiare e incollare sulla propria bacheca:

„***ATTENZIONE!!!*** Questi due uomini stanno andando in giro per la zona di Foligno, dicendo di essere due tecnici di VUS chiedendo di entrare a casa tua per controllare i rubinetti per eventuali perdite!
Non devi assolutamente farli entrare, non sono di Vus!!! Uno dei due ha come segno di riconoscimento un dente d’oro. SI PREGA DI CONDIVIDERE (FACENDO COPIA – INCOLLA SULLA TUA BACHECA), SONO PERICOLOSI!!!”. “

Ora, non ci stancheremo mai di ripetere che alimentare il proliferare di allarmi, per quanto grotteschi e incredibili non può ridursi a semplice burla o specchietto per allocchi. Per smontare la bufala si è scomodata anche la redazione di Perugia Today.

I cosiddetti troll che si celano dietro a queste operazioni non sono simpatici burloni, sono generatori di caos il cui solo intento è quello di abbassare la soglia di attenzione nei confronti dei pericoli reali a vantaggio di chi potrebbe trarne beneficio come un truffatore vero ad esempio.

Non fanno ridere e non fanno ridere per un motivo talmente noto che ne parlava già Esopo nel VII secolo a.C. narrando di un pastorello che si divertiva a gridare al lupo al lupo per scherzo finché un bel giorno nessuno corse più in suo aiuto e il lupo se lo mangiò.

Per questo teniamo così tanto a precisare che le bufale potrebbero avere anche una conseguenza legale. Un’immagine con semplice didascalia, senza fonti, non è un’informazione. A tal proposito vi invitiamo alla lettura della nostra precedente guida utile “Nel dubbio astenersi (da condivisioni e allarmismi)“.

 

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