In seguito ad uno dei nostri ultimi articoli ci sono state chieste informazioni sulla c.d. “scorta”, ovvero sui servizi di sorveglianza sovente assegnati a personaggi della politica o della magistratura, o comunque a persone a rischio.
Ci siamo resi conto dalla domande a tratti inconferenti, a tratti confuse, spesso inconsapevoli che vi è molta confusione al riguardo, spingendosi ad ipotizzare che la scorta sia un privilegio che la politica in qualche modo assegni a se stessa.
Niente di più sbagliato.
È la stessa Polizia di Stato a tirarci le orecchie, ricordando che:
L’Ufficio Centrale Interforze Sicurezza Personale -UCIS- è stato istituito per effetto del Decreto Legge 6 maggio 2002 n.83, convertito con modificazioni nella Legge 2 luglio 2002 n.133 che, all’art.1, prevede che il Ministro dell’Interno, quale Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza, adotti i provvedimenti ed impartisca le direttive per la protezione delle personalità istituzionali nazionali ed estere, nonché delle persone soggette, per funzioni o per altri comprovati motivi, agli specifici pericoli o minacce individuati dalla norma.
Per l’espletamento di tali compiti, il Ministro dell’Interno si avvale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nel cui ambito è istituito l’ UCIS al fine di assicurare, in via esclusiva ed in forma coordinata, l’adozione delle misure di protezione e di vigilanza, in conformità alle direttive del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
Con il Decreto del Ministro dell’Interno del 28 maggio 2003 si è provveduto a dare attuazione al surrichiamato art.1 della Legge 2 luglio 2002 n.133, riorganizzando il sistema delle misure di protezione, al fine di garantire la massima certezza e celerità procedurale, l’ottimale sviluppo del circuito informativo, la piena efficacia e tempestività delle decisioni.
L’istituzione dell’Ufficio Interforze Sicurezza Personale non avviene in una data causale: la riforma istitituva dello stesso deriva infatti dall’impulso dato dalla vicenda personale del giuslavorista Marco Biagi, ucciso da un commando terrorista delle Nuove Brigate Rosse in seguito alla revoca dei provvedimenti di vigilanza personale, con uno degli elementi del commando ad ammettere che proprio l’assenza di una scorta aveva consentito la loro nefasta azione.
Quindi, in caso di presunto pericolo, lo stesso viene esaminato dall’UCIS, il quale, valutato ogni elemento, decide non solo sulla concessione del provvedimento, ma sulla sua gradazione.
Infatti il provvedimento di vigilanza personale può prevedere diversi gradi di gravità: se in casi di pericolo basso ma esistente basterà semplicemente avere una volante che controlli periodicamente l’abitazione del vigilato, un grado successivo consentirà al vigilato di richiedere volta per volta l’intervento della scorta che sarà, volta per volta valutato. Un ulteriore tipo di vigilanza si baserà su presidi in punti fissi.
È solo nei casi di maggiore gravità che si valuta quindi la presenza fissa di un agente accompagnatore che viaggi sulla stessa vettura del soggetto vigilato o di un presidio mobile fisso, ed è solo in pochi, rarissimi casi che si parla di un equipaggio di scorta completo sempre al fianco del vigilato.
L’UCIS, ricorda il portale della Polizia di Stato, è a sua volta articolato in quattro uffici, di cui di seguito riportiamo descrizione
UFFICIO AFFARI GENERALI E PROGRAMMAZIONE
L’Ufficio svolge attività di supporto al Direttore Centrale nella definizione degli obiettivi gestionali, delle linee di intervento e nella predisposizione di programmi e progetti finalizzati, nonché nell’adozione di provvedimenti di organizzazione interna e del coordinamento delle attività delle articolazioni dell’Ufficio e della comunicazione interna.
Ha la responsabilità delle attività inerenti l’osservanza delle disposizioni in materia di segreteria di sicurezza.
E’ l’ufficio referente per il sindacato ispettivo parlamentare, per l’applicazione della normativa sulla tutela della salute e dei luoghi di lavoro, nonché per il contenzioso e gli aspetti normativi afferenti la materia della sicurezza personale.
I – UFFICIO ANALISI
Tale Ufficio è proposto alla raccolta, valutazione ed analisi di tutte le informazioni relative alle situazioni personali a rischio, acquisite dagli organismi centrali di intelligence e dalle Forze di Polizia.
E’ preposto, altresì, a curare i rapporti con le Questure e gli Uffici provinciali per la sicurezza personale istituiti presso gli Uffici Territoriali del Governo.
Questi ultimi curano la raccolta e l’analisi preliminare delle informazioni relative a situazioni personali a rischio acquisite a livello locale, a seguito delle quali i Prefetti formulano all’UCIS proposte motivate sull’adozione, sulla modifica e sulla revoca delle misure di protezione e vigilanza, in relazione alle quali il Direttore dell’UCIS, in conformità alle direttive del Capo della Polizia, adotta le determinazioni di competenza.
Per il tramite dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, il
I Ufficio cura il raccordo internazionale con le competenti strutture degli altri Paesi per le esigenze connesse alle modalità di impiego delle Forze di Polizia italiane di scorta a personalità istituzionali nazionali che si recano all’estero, nonché per le esigenze relative allo scambio informativo in materia di addestramento , equipaggiamento e modalità operative del personale impiegato nei servizi di protezione e vigilanza.
E’, altresì, preposto agli adempimenti delle procedure di emergenza e alla gestione delle risorse umane dell’Ufficio.
II – UFFICIO SERVIZI DI PROTEZIONE E VIGILANZA
L’Ufficio II è preposto all’individuazione delle modalità di attuazione dei servizi di protezione e di vigilanza e dei moduli comportamentali conseguenti.
Cura la pianificazione operativa e delle risorse assegnate per le esigenze connesse all’attività di prevenzione a tutela dell’incolumità delle persone ritenute a rischio e assicura la corretta applicazione delle disposizioni concernenti le misure di protezione e vigilanza.
III – UFFICIO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
L’Ufficio III provvede alla predisposizione dei criteri relativi alla formazione e all’aggiornamento del personale delle Forze di Polizia impiegato nei compiti di protezione e di vigilanza previsti dalla specifica normativa, curando i rapporti con le strutture competenti alla formazione ed aggiornamento in argomento.
Cura lo studio e l’analisi degli specifici programmi e forme di addestramento utilizzati in altri Paesi per il personale di polizia impiegato in compiti analoghi.
IV – UFFICIO PER L’EFFICIENZA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI SPECIALI
L’Ufficio IV, al fine di determinare i criteri per la verifica dell’idoneità dei mezzi e degli strumenti speciali utilizzati per i servizi di protezione e vigilanza, provvede al monitoraggio dell’efficienza delle dotazioni in argomento, curando i rapporti con gli enti e le società specializzate nel settore e provvedendo all’acquisizione delle informazioni relative alle innovazioni anche tecnologiche adottate in altri paesi.
Possiamo da questo apprendere una serie di cose:
1. Se non vedete nelle foto di un personaggio sottoposto a scorta la presenza di un equipaggio come quello dei film americani, con tanti Agenti Smith armati con auricolare ed occhiali intorno al personaggio di cui ci palesate la foto, non significa che la scorta si sia nascosta o che vi abbiano mentito. Semplicemente, i casi in cui un intero equipaggio vigila da presso il soggetto vigilato sono ben rari e, comunque, di certo non si metterebbero in posa per voi.
2. Se un soggetto è stato sottoposto a vigilanza, ciò non è stato fatto a cuor leggero. Come vedete, ci sono diversi tipi di scorta, sottoposti a diverse valutazioni, da un ufficio costruito per essere completamente super partes.
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