Uno di questo comprende segnalare correttamente iniziative virtuali e non.
Un’iniziativa estemporanea e rapida quanto redigere un breve messaggio ed invitare a “condivere e non interrompere la catena” può essere più dannosa di quanto sembri.
Prendiamo ad esempio una iniziativa lodevole e legittima, come la Linea Prevenzione Suicidi.
Molte persone ci hanno inviato segnalazioni come questa:
Vedo sulle bacheche dei miei amici questo post. Avete notizie in merito a questo numero? Quanto c’è di vero? (Potrebbero, almeno tre dei miei amici di Facebook, per favore copia e incolla? Linea per la prevenzione del suicidio: 0800-273-8255. Qualcuno lo può fare? Copia e incolla )
È da qualche giorno che vedo persone condividere un post su una presunta “linea per la prevenzione del suicidio” che pubblicizza un servizio telefonico al seguente numero 800 18 09 50 … mi puzza molto di bufala
Perfettamente logiche, dato l’uso in cui le Catene di S. Antonio sono invalse negli anni, ma, come vedete, un chiaro esempio esempio di eterogenesi dei fini: uno strumento inadatto ingenera sulle bacheche di lettori in buona fede non già curiosità da saziarsi con gli strumenti di controllo ed informazione, ma diffidenza e bisogno di contattare noi per colmare l’asimmetria informativa.
Come sarebbe stata la corretta segnalazione?
Sarebbe bastato usare il tasto Condividi, per una volta, in un modo ragionevole, condividendo la pagina http://www.prevenzionedelsuicidio.it/numero-verde sulle vostre bacheche, dando al lettore gli strumenti per verificare.
Quali sono i rischi?
Innanzitutto, come abbiamo visto, fomentare diffidenza.
Poi negare il contatto diretto: niente è per sempre. Ogni ente, ogni iniziativa, cambia e cresce nel tempo.
Le pagine social servono per questo: un ente può voler comunicare un cambio di orari, l’aggiunta di nuovi numeri, l’aggiunta di nuove informazioni… tutte cose che una Catena di S. Antonio trasforma in un telefono senza fili dove le informazioni si corrompono.
È già accaduto mille volte in passato: pensiamo all’utilissimo numero verde della lega del cane di Pisa anti abbandoni: iniziativa temporanea destinata a tamponare un’emergenza nel 2012, è stata erroneamente ricondivisa in forma di Catena di S. Antonio nel tentativo di far piacere all’iniziativa col grottesco risultato che, al termine dell’iniziativa e con la chiusura della sede specifica, persone ancora cercavano di contattare il numero diventato inattivo lamentandosi con la Lega del Cane per una chiusura programmata.
Pensiamo anche alle infinite richieste di raccolta di sangue per “bambini” che, al momento in cui avete letto il testo virale, sono diventati uomini e donne grandi e forti e bambini a loro volta.
Condividere è sempre una responsabilità: sia che condividiate un fatto vero che una bufala.
Quindi non condividerete mai le bufale: ma inserirete sempre il legittimo mezzo di contatto tra i promotori di una buona iniziativa ed il pubblico.
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