Quali compagnie telefoniche hanno aderito all’iniziativa del numero solidale 45500?
La risposta è in questo Comunicato Stampa della Protezione Civile:
24 agosto 2016
È attivo dalle ore 15:00, grazie al protocollo d’intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato stanotte il centro Italia.Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500.
Che fine faranno i fondi raccolti dalle donazioni?
La risposta è contenuta nello stesso Comunicato:
I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
Il Protocollo d’Intesa esiste veramente?
Sì. Il 27 Giugno 2014, il Dipartimento della Protezione Civile ha siglato un Protocollo d’Intesa con RAI, La7, Mediaset, RCS, SKY e anche con le compagnie telefoniche Telecom Italia SPA, Vodafone Omnitel B.V, Wind Telecomunicazioni SPA, Fastwe SPA, H3G S.p.A., Tiscali Italia S.p.A., Noverca Italia S.r.l, Coop Italia, Postemobile S.p.A., TWT S.p.A., Uno Communications S.p.A. e Clouditalia Telecomunicazioni S.p.A.. Il documento, siglato e firmato da tutte le Parti, è consultabile e scaricabile a questo indirizzo, direttamente dal sito della Protezione Civile.
Le Parti che hanno aderito al Protocollo d’Intesa beneficiano di qualche percentuale sulle donazioni?
Tra le premesse del documento si può leggere:
Il presente Protocollo d’Intesa non comporta oneri per il Dipartimento o altri vantaggi economici e finanziari, nè configura oneri per le Parti, nel rispetto della piena liberalità e buona fede dei donatori.
Come si svolge l’iter dell’iniziativa del numero solidale in occasione di calamità naturali?
Possiamo rispondere citando l’articolo 4 del Protocollo d’Intesa:
1. A seguito della deliberazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri ovvero del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di eccezionale compromissione degli interessi primari […], il Dipartimento, […] richiede agli Operatori della telefonia l’attivazione della numerazione solidale per l’invio di SMS da telefonia mobile e per le telefonate dalla rete fissa […].
Al comma 5, troviamo:
Alla chiusura della numerazione, gli Operatori della telefonia trasmettono al Dipartimento un report contenente il totale delle chiamate/sms inviati dalla propria rete e relativo importo, ai fini del successivo impiego. Questi dati non hanno valore contabile ma forniscono solo un’indicazione sull’andamento della raccolta di fondi. […].
In che modo vengono trasferiti i fondi raccolti?
L’articolo 5, con argomento “Trasferimento dei fondi raccolti”, ci dice:
1. Gli Operatori della telefonia si impegnano a versare le somme raccolte mediante bonifico bancario in favore del Dipartimento sul c/c infruttifero (che non produce reddito nè interessi, ndr) n. 22330 – codice IBAN IT49J0100003245350200022330 – aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato, con tempestività e non appena le somme saranno loro disponibili per effetto dell’incasso delle relative fatture, nel rispetto della regolamentazione di settore vigente in materia e con la tempistica indicata nel presente articolo.
2. La quietanza, in originale, dovrà essere inoltrata al Dipartimento della protezione civile – Ufficio Amministrazione e Bilancio Servizio Affari Amministrativi – Via Ulpiano, 11 – 00193 Roma, che rilascerà ricevuta dell’avvenuto versamento.
Più precisamente, il comma 4:
4. Il versamento da parte degli Operatori della telefonia è subordinato alla effettiva riscossione delle somme donate, senza applicare alcuna commissione o aggravio dei costi derivanti imposte, tasse o altri oneri. Dette somme non possono, in alcun modo, costituire un beneficio finanziario per gli Operatori della telefonia.
Il comma 5, sempre dell’articolo 5, impone agli Operatori della telefonia il versamento delle somme donate entro quattro mesi dal termine della raccolta.
Chi garantisce che tutto si svolga nell’assoluta legalità e trasparenza?
L’articolo 6 ci introduce al discorso del Comitato dei Garanti. Entro un mese dal termine della raccolta fondi, il Comitato viene costituito con la scelta di persone di indiscussa moralità e indipendenza, tramite una proposta delle Regioni interessate. Il Dipartimento nomina un membro con funzioni di Presidente. Il Comitato dei Garanti ha il compito di verificare che le somme raccolte siano utilizzate nel rispetto dei principi di efficacia, trasparenza ed economicità.
Dunque? Che fine fanno i fondi raccolti dalle donazioni?
Accertata la trasparenza, l’efficacia e l’economicità dei progetti solidali delle Parti aderenti al Protocollo d’Intesa, i fondi raccolti con l’iniziativa solidale verranno trasferiti alle Regioni.
Un riassunto sulla gestione delle donazioni ci viene dato in un altro Comunicato Stampa della Protezione Civile, consultabile a questo indirizzo.
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