GUIDA UTILE Come evitare che i bambini abusino degli acquisti in-app – bufale.net
È notizia recente, divulgata dalla pagina social della Polizia di stato, che Amazon è stata condannata, in America, al rimborso di quanto pagato da minorenni per le applicazioni c.d. freemium.
Tale provvedimento consegue una consolidata giurisprudenza locale, che sin dal 2014 ha spinto operatori come Google ed Apple a offrire simili politiche di rimborso.
Il motivo è il seguente: sia Amazon, che Google che Apple consentono di scaricare giochi e programmi, anche gratis o con un costo modico, su cellulari, tablet e computer: i cosiddetti giochi freemium.
In pratica è solo il gioco base ad essere un omaggio, oppure avere costi modici (talora, non più di un singolo euro): all’interno del gioco però viene richiesto di acquistare delle risorse di gioco, che possono essere livelli aggiuntivi, bonus, personaggi speciali… insomma, tutto quello che consente al giocatore di avere una marcia in più.
Siccome gli account Amazon, Google ed Apple possono consentire il collegamento di una Carta di Credito per acquistare le app, oppure, qualora l’operatore telefonico lo consenta, scalare dal credito residuo le somme richieste, si verifica sempre più spesso il fenomeno di bambini lasciati incustoditi che, tentati dalle risorse aggiuntive per il loro gioco preferito, sono tentati di spendere somme, anche corpose, prelevate dal conto corrente dei genitori o dal credito telefonico residuo.
In America si è risolto con un obbligo di rimborso.
In Italia? È tutto complicato, più di quanto sembra.
Teoricamente, dal rigoroso punto di vista teorico, ogni contratto stipulato da un minorenne è da considerarsi automaticamente annullabile, in quanto lo stesso non dispone della facoltà legale di agire, a patto che lo stesso non abbia occultato la sua età con raggiri.
Ciò significa che il contratto resta valido, in quanto annullabile e non già nullo, finché i genitori non intervengono, e pone il grave problema di cosa possa accadere nel caso, per pigrizia o semplice lassismo, se non per malguidato senso di sicurezza, il minorenne stia usando un account registrato ed intestato ad un adulto, quindi occultandone l’identità e complicando oltremodo le azioni.
Sperando che nessuno di voi si trovi mai ad affrontare questo problema, che in questo caso diventerebbe materia di un buon avvocato, riteniamo che prevenire sia meglio che curare.
Innanzitutto, non lasciate mai a vostro figlio minorenne un cellulare a voi intestato: provvedete immediatamente a creare un account Google, Amazon, Apple… intestato a lui, al quale non collegherete una carta di credito, oppure ne collegherete una Precaricata sulla quale gli consentirete di tenere solo lo stretto indispensabile.
Parimenti, ottimo sarebbe intestare anche lui l’utenza telefonica, ma in ogni caso gli affiderete una SIM ricaricabile, anche in questo caso lasciandogli pochi euro, lo stretto indispensabile per telefonare con sicurezza e controllando personalmente le sue ricariche.
Provvederete a mettere in sicurezza anche i vostri cellulari: nelle impostazioni degli Store online è possibile accedere al menù impostazioni.
Su Android cercherete nelle impostazioni dell’applicazione Play Store il sottomenù “Controlli utente” e inserirete un PIN ed il segno di spunta vicino alla frase Usa Pin per gli Acquisti
Su iOS cercherete nel menù Impostazioni generale il sottomenù Limitazioni, per limitare gli acquisti in-app senza un codice PIN, consultando l’apposita guida fornita da Apple.
Farete riferimento alle guide degli altri store per ogni store online che usate abitualmente.
In ogni caso, ricordate che specialmente un adolescente è molto più portato per la tecnologia di quanto pensiate: non cedete alla tentazione di “prestargli il cellulare” per scaricare giochi e applicazioni, specie se non l’avrete messo in sicurezza.
Naturalmente gli stessi consigli per il cellulare di vostro figlio possono essere applicati anche al vostro: ad esempio senza cedere alla tentazione di collegare il vostro account alla carta di credito che usate di solito e mantenere anche voi una prepagata cui trasferirete di volta in volta, anche mediante Home Banking, i fondi necessari.
In ogni caso chiederete sempre ai vostri figli di controllare le applicazioni che stanno scaricando sui loro telefonini, controllando la presenza di prodotti freemium.
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