Greta Thunberg contro le bacchette cinesi è uno di quei mirabolanti racconti del mondo delle “informazioni non meglio verificate” che amiamo chiamare fake news se non direttamente complotti.
Nel senso che, ovviamente, parliamo di cose mai esistite.
Racconti inconsistenti come una barzelletta particolarmente brutta. Che, esattamente come una brutta barzelletta, vengono attribuiti a questo o quel personaggio per darsi ragione in una discussione.
Ed esiste un intero esercito di false attribuzioni! Secondo il magico mondo del complotto infatti Pertini è un violento Neandhertal noto per aver, “durante un discorso per la pace”, fomentato l’uditorio invitandolo a percuotere gente a caso con “mazze e pietre”.
Ma scopriamo anche che Tucidide è un negazionista del COVID, Cicerone un Napalm51 pronto a denunciare i complotti della Kasta e Churchill un ribelle Punk che invita a fumare sotto i cartelli di divieto, e magari anche a scambiare di posto i barattoli di zucchero e sale.
Nessuna sorpresa che si arrivi anche ai falsi su Greta Thunberg.
L’apologo è costruito intorno alla struttura cardine della “Bufala del Giustiziere”, col “popolo dei cinesi” nel ruolo delle vittime.
Di come funzioni la Bufala del Giustiziere ne abbiamo già parlato. Una struttura quasi da favola di Esopo nella quale un soggetto privilegiato compie un’azione deprecabile, oppure ingiuria dei soggetti deboli. Tali soggetti deboli, con un motto astuto alle volte, con atti di brutale e compiaciuta violenza in altre varianti, sottomettono e sconfiggono il potente trovando catarsi.
In questo caso è facile invenire la struttura
Greta Thunberg ha esortato i cinesi ad abbandonare i tradizionali bastoncini di cibo e a conservare così gli alberi!
I cinesi hanno esortato Greta a tornare a scuola dove può scoprire che i bastoncini sono fatti di bambù, e il bambù è erba! I cinesi hanno anche esortato Greta e i suoi amici a rifiutarsi di pulirsi il c**o con la carta igienica, perché questi sono alberi!
C’è un piccolo problema. Anzi, una serie di problemi che non impedisce ai complottisti di rendersi grotteschi, anche aggiungendo il coprolalico invito a “pulirsi il cu*o” perché, come i bambini, i complottisti medi amano farsi forza con le parolacce.
E ci siamo tenuti, come vedete, il pezzo forte per ultimo.
Come ci ricorda Reuters, tutto è nato quando nel Gennaio del 2020 un quotidiano Cinese riportò l’indiscrezione che Greta Thunberg avrebbe visitato il loro paese.
Ovviamente, ci sono sempre indiscrezioni che dicono che qualche famoso possa o non possa venire da loro.
Dove ci sono indiscrezioni ci sono memes. Come riportato nel fact checking dei colleghi, è nata immediatamente la prima forma del meme.
Il 15 Gennaio 2020 un account dal nome orientale ma localizzato negli USA scrisse la prima forma del meme, dove lo scatologico invito a pulirsi le terga era sostituito da un infantile “E lei puzza perché emette anidride carbonica”.
Cinque giorni dopo, un utente ha chiesto nel noto servizio di domande e risposte cooperative Quora cosa gli utenti ne pensassero della richiesta di “abolire i bastoncini cinesi”.
Ovviamente sentendosi rispondere che nessuno aveva mai sentito Greta Thunberg chiedere qualcosa del genere, mai.
Ma ormai la diffusione del meme era assicurata.
Ed ora è arrivato anche da noi.
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