Ci risiamo, quante volte dobbiamo dirvi che se leggete “Gravissimi effetti collaterali da vaccino COVID” non dovete condividere?
Soprattutto però ci tocca un po’ tirare le orecchie a chi ci fa le segnalazioni: se ci mandate un titolo di qualcosa che volete sia esaminato, e poi quando vi chiediamo quel qualcosa ci rispondete con l’equivalente di “Filini facci lei”, perdete il diritto di lamentarvi del fatto che le segnalazioni vengono esplorate tardivamente.
Questo è il messaggio inoltratoci: abbiamo censurato i gruppi anche Telegram citati, non vogliamo dare diffusione ad una qualsiasi forma di informazione medica che non provenga dai canali giustamente stabiliti da FNOMCeO per vicende di tale rilevanza.
Canali che non prevedono il post su Telegram.
Esaminando i video abbiamo però scoperto una serie di pregressi.
I video citati sono noti all’IFCN, International Fact Checking Network, che in prima battuta è intervenuto per spiegarci che no, i vaccini anti-influenzali raccomandati per una “diagnosi differenziale” del COVID19 non causano COVID19.
Teoria emersa nello stesso ambiente e subito esaminata in campo medico per cui tutto quello che in realtà comporta vaccinarsi contro l’influenza in un anno di pandemia è evitare di prendersi l’influenza e spaventarsi perché pensi sia COVID19.
Ma il testo da noi citato e reperito si spinge a citare altro. Naturalmente cose che già abbiamo esaminato.
Quindi inseriremo una screen, coi citati elementi rimossi, per capire di che parliamo e consentirvi di identificare il video e ne parleremo
Ora possiamo partire
Abbiamo più volte spiegato, e con noi grossomodo la scienza ufficiale da quando esiste il concetto generale di vaccino, cosa il vaccino contiene.
Un virus, inattivato o indebolito, in grado di suscitare una risposta immunitaria senza causare la malattia nel suo ospite.
Sostanzialmente è l’esatto contrario di quello che fa un immunosoppressore.
Come abbiamo spiegato in diversi articoli, sostanzialmente un vaccino funge da “allenamento e stimolazione” del sistema immunitario.
Un immunosoppressore, farmaco che esiste in diversi tipi con diverse modalità di azione inibisce invece l’intera attività di difesa.
Abbiamo paragonato un vaccino, usando le metafore di “Esplorando il Corpo Umano” e “Siamo fatti così” ad un virus, o un frammento di esso, reso incapace di agire.
Che viene esibito al sistema immunitario perché esso crei una legione di anticorpi in grado di riconoscere lui, ovvero il virus attivo che ne condivide alcune sequenze… una certa somiglianza, idonea a rendere assemblabili gli anticorpi.
Questo è quello che fa un vaccino.
Un immunosoppressore sostanzialmente sfascia quei “robottini” che rappresentano gli anticorpi perché un difetto di programmazione nel caso delle malattie autoimmuni, o l’incapacità di accettare un organo trapiantato nel caso dei trapianti, li portano a distruggere parti del loro corpo ospite.
Capirete quindi che siamo dinanzi a due cose del tutto diverse.
Quindi no.
Non solo in casi di immunodepressione i vaccini restano comunque raccomandati (naturalmente dietro raccomandazione del proprio medico curante e nessun altro), se non altro per fare in modo che si possa trarre “il meglio” da quello che resta del sistema immunitario, ma è del tutto escluso che i vaccini causino immunosoppressione o contengano HIV.
Un particolare candidato vaccino ha causato false positività.
Dimostrate essere senza danno.
Sostanzialmente per lo stesso motivo per cui ci sono solo sette note nella scala musicale, alcune sequenze, sia pur non causando HIV, venivano riconosciute dal sistema immunitario come qualcosa di “abbastanza somigliante” per creare antigeni.
Antigeni, non il virus.
Ma per evitare false positività, si è bloccato tutto.
Ed è per questo che abbiamo tre stadi di test e come abbiamo più volte visto, si è tagliato sulla burocrazia e sui limiti di accesso ai fondi, mai sulla sicurezza.
Un vaccino imperfetto viene scartato.
La tecnologia ad mRNA esiste da 20 anni, ne abbiamo parlato.
Lapalissiano che se fosse vero che COVID19 è un virus creato a tavolino per giustificare l’esistenza dei vaccini, quantomeno ci si sarebbe premurato di avercelo prima, il vaccino.
Sapete quale parte della sperimentazione finirà?
Ne abbiamo parlato, si chiama Rolling Review.
Nel 2023 avremo i dati relativi all’impatto della vaccinazione di massa sulla trasmissibilità del virus nell’ambiente naturale.
Ovvero gli esseri umani sul Pianeta Terra (o quantomeno quelli dei paesi ricchi in grado di poter sostenere il peso economico della vaccinazione).
Ovviamente non possiamo sapere ora come e in quanto tempo la vaccinazione di massa sconfiggerà la Pandemia, anche se abbiamo eccellenti indizi.
E intendiamo che nei singoli paesi più avanti nella vaccinazione, come Isreaele e il Regno Unito i risultati sono assai promettenti.
E qui vi lasciamo un video
Visto? Li conosciamo, avendoli esaminati per ben tre fasi.
Sui giornali avete visto casi di morti in prossimità del vaccino, alcuni anche prima di averlo ricevuto, ma senza alcuna correlazione individuata.
E avete visto persone contagiate dopo aver ricevuto la prima dose.
Quando vi è stato spiegato che i vaccini causano immunità, giustamente, dopo un certo periodo dalla ricezione della seconda dose.
Ovviamente, chi è stato contagiato nell’immediata ricezione della prima dose non è stato “contagiato dal vaccino”.
Vaccino che contiene in ogni caso esattamente lo 0% di SARS-CoV-2, dato che Pfizer e Moderna contengono frammenti del loro mRNA (il “Nastro” che usano per programmare le cellule e riprodursi), l’equivalente umano di una mano mozzata di un individuo, e Astrazeneca e J&J contengono un virus inattivato “truccato” per somigliarci un po’.
Dire di essere stati contagiati dal vaccino è come dichiarare di essere diventati ciechi e con gravi ustioni al volto dopo aver fissato intensamente la foto del Sole presa da un libro di scuola.
Mmmm.. spiacente. No.
Abbiamo esaminato già richieste simili in passato. E visto cosa hanno ricavato migliaia di persone.
Come prova contro il moderno “Ipse Dixit” aristotelico del Feticismo della Carta possiamo esibirvi quella volta che un ricercatore, per dimostrarvi quanto sia fallace il ricorrere alla pubblicazione come prova di ogni cosa riuscì a diffondere uno studio in cui collegava la pandemia di COVID19 ai Pokémon.
Ogni volta che qualcuno vi esibirà una “ricerca scritta o un video da YouTube”, pensate dunque a quella volta che un ricercatore in vena di dimostrazioni pubbliche e protesta contro il sistema riuscì a dimostrare che il COVID19 si è diffuso perché ad Altoripoli gli abitanti si mangiavano gli Zubat della Grotta Trait d’Union e che la cura efficace è usare i repellenti prima di farsi mordere dalle bizzarre bestiole.
E in futuro, siate più avveduti e non date retta a video con musiche apocalittiche e ritagli di giornale.
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