“Grafene da indossare”: una notizia grandiosa per tutti, tranne per i “notutto”. Quella bizzarra crasi di novax, negazionisti climatici, negazionisti della guerra, negazionisti del POS, negazionisti della realtà tutta che hanno elevato il costoso materiale a “Grande Satana” del loro complotto contro la realtà.
Li abbiamo già visti cercare il grafene nelle stampe sulle pillole, per poi ritrovarlo in importanti applicazioni di elettronica e meccanica avanzata e di precisione, come muscoli artificiali per robot di nuovissima generazione.
Adesso se lo ritrovano pure negli abiti “tecnici”.
La ricetta parte da molto, molto lontano a dire il vero. Già nel 2017 una startup Inglese aveva venduto giacche intessute di un sottile strato di grafene.
Le giacche Vollebak infatti, per il costo di circa 700 euro, giustificato come abbiamo visto dal costo al grammo per il grafene, per niente economico promettevano e mantenevano la capacità di conservare il calore corporeo in modo superiore ad equivalenti giacche a vento in nylon e Gore-Tex.
Un prodotto impermeabile, facilissimo da igienizzare e pulire, leggero e resistente: e nello scorso novembre anche disponibile in una versione in grado di rendere l’indossatore invisibile alle fotocamere a scansione termica.
E come riporta l’Eco di Bergamo, anche in Italia il grafene diventa parte del mondo della moda.
Tecnofilati, l’azienda di Abati Group che dal 1995 realizza tessuti innovativi sfruttando le peculiarità di materie prime come il carbonio, il rame, l’argento, la bioceramica passa alla ricerca sul grafene.
Grazie alle certificazioni del Politecnico di Torino, il grafene entra nel tessile, ma non solo nell’abbigliamento tecnico. In attesa del rilascio dei brevetti internazionali, Tecnofilati porterà il grafene sui nastri trasportatori, sui tapis roulant, nelle cinghie di trasmissione, nelle cinture di sicurezza e, ovviamente, nell’abbigliamento tecnico, nell’imbottitura per materassi e nelle solette per scarpe.
Un grande vantaggio per il consumatore finale di livello evoluto, che avrà cinture di sicurezza più robuste e giacche a vento in grado di sfidare le condizioni climatiche più avverse.
Un incubo per i “notutto”, che già si vedono circondati dal grafene ovunque e lo immaginano con le fattezze di una minaccia oscura ed aliena ed ora rischiano di doverlo anche indossare.
Immagine di copertina: Graphene, di cokada
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