Gorizia: marchiata casa di Ucraini con la Z Russa, arrivano gli orrori della guerra
Marchiata casa di Ucraini con la Z Russa: in Italia arrivano gli orrori di quella che solo nel Cremlino si crede essere “operazione speciale di denazificazione”, ma che in realtà è una guerra.
E come tutte le guerre, un animale famelico dalle zanne insanguinate che lacera e annienta anche la dignità del nemico. Non sono molto lontani i tempi in cui svastiche e croci di Davide ornavano le case degli “indesiderati”. E quei tempi sono tornati.
Una mano anonima ha vergato quella Z che abbiamo visto essere simbolo dell’invasione Russa in Ucraina sulla casa di una famiglia Ucraina a Gorizia.
Un modo turpe e odioso per far capire a quelle persone che non c’è scampo dall’Odio. Che anche se non sei al fronte, dove la gente muore sotto le bombe, l’Odio ti troverà per annientare la tua vita.
È Ettore Rosato che denuncia la triste scena, pubblicando foto. Una macchia di inchiostro bianco che però puzza di sangue rosso.
Ignote sono ancora le origini di quel simbolo: la propaganda Russa vuole la Z (lettera inesistente in Cirillico, peraltro…) rappresentare le parole “Za Pobedu” (per la vittoria), intesa come la vittoria sul popolo Ucraino, gli analisti lo vogliono come un simbolo usato per disintinguere i mezzi delle forze di invasione da Ovest (Zapad) dalle forze di difesa Ucraina, stante il comune bagaglio di mezzi ereditati dall’URSS.
In ogni caso, la Z è diventata simbolo di identificazione nazionalista ed odio verso il nemico. Z vengono vergate sulle case del “nemico” e di chi si dichiara ostile alla guerra per marchiarlo agli occhi degli altri come ostile alla “operazione speciale di denazificazione” o amico del nemico.
Si registrano casi di bambini fatti posare a formare la Z, simbolo che si diffonde come identitario.
E che ora appare anche da noi, nella connotazione di turpe intimidazione. Marchiata casa di Ucraini con la Z Russa, significa sostanzialmente che anche per chi è fuggito in passato dalla guerra, non ci sarà scampo dall’Odio. Purtroppo. Tale è questo mondo.
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