Google Maps ha risolto un caso di omicidio per davvero? Diciamo che ha collaborato molto…
Ci segnalno i nostri contatti una serie di articoli per cui Google Maps ha risolto un caso di omicidio. Risolto è una parola assai assai grossa, diciamo che ha collaborato e non poco.
Ma il grosso del lavoro, come sempre, è stato degli inquirenti.
Ma andiamo con ordine.
Google Maps ha risolto un caso di omicidio per davvero? Diciamo che ha collaborato molto…
Tra ottobre e novembre del 2023 un uomo cubano di 33 anni residente a Soria si sposta a Tajueco per cercare la moglie, scomparsa nella cittadina. Il cugino cerca di contattarlo, ricevendo solo messaggi evasivi e sospetti.
Le indagini hanno rivelato una figura, colta dall’occhio delle telecamere di Street View, il servizio di Google che gira per le strade con automobili e camioncini fotografici alla ricerca di foto da combinare per dare agli utenti l’illusione di “vedere le strade dal vivo”, maneggiare un enorme sacco bianco e riporlo nel bagagliaio.
Una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali, il grosso dell’opera, hanno individuato Manuel Isla Gallardo, barista di 48 anni e la sua compagna, ovvero la moglie del defunto, fuggita sì, ma per avere una relazione col Gallardo, noto tra i locali come El Lobe de Tajueco, “Il Lupo”.
L’undici dicembre sono stati ritrovati i resti dello scomparso, ed “El Lobe” è stato posto ai cautelari in attesa di giudizio assieme alla compagna.
Il grosso del lavoro è stato quindi una certosina opera di investigazione e la celerità dei parenti della vittima, che hanno riconosciuto negli evasivi messaggi del Lupo il marchio di una falsità messa in scena per ingannarli.
La sfortuna ha giocato a sfavore del Lupo di Tajueco: la Street Car di Google apparentemente non passava dal 2019, e la combinazione della foto del sacco, del sospetto dei parenti e dell’abilità degli investigatori ha posto il lupo in gabbia.
Letteralmente.
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