Gli dei nati tutti a Natale
Qualche volta ci piace anche affrontare bufale più leggere, come quella degli dei nati tutti a Natale o altre aberrazioni del pensiero.
Si tratta del bias di conferma: se io voglio credere in qualcosa, semplicemente lo farò. Sia esso Babbo Natale, i maestri Giapponesi che non salutano nessuno per legge, i treni Giapponesi popolati da omarini che si scusano con ogni passante se fai ritardo, In Bocca al Lupo riscritto da certi antichi Romani nati in America nel XXImo secolo o altre aberrazioni del pensiero
Oppure, in questo caso, che gli dei nati tutti a Natale siano, ovviamente, il nostro Gesù e quindi ci sia la prova provata che la Religione Cattolica regna suprema sulle altre.
Va detto di suo che già la premessa è invalida.
Visto? Gli dei nati tutti a Natale dimostrano che…
Dimostrano cosa, che tecnicamente neppure Gesù Cristo è nato a Natale?
Questo, anche considerando l’esistenza storica di Gesù: la data di nascita del 25 Dicembre dell’anno 0 è puramente convenzionale.
Serviva, sostanzialmente, una data nella quale piazzare il gran varietà religioso noto come il compleanno di Gesù Cristo. Torneremo al nostro articolo quando il Cappellano Shadow ci farà sapere come il mondo libero riuscirà a far fuori le bufale con l’aiuto di Dio e di alcuni marines…
https://www.youtube.com/watch?v=U_1dgoLRGrY
Fatto? Perfetto.
Il 25 Dicembre appare come data di celebrazione della nascita di Gesù in un testo chiamato Cronografo del 354, una raccolta di date ed eventi dove viene menzionato che si era arbitrariamente scelto, quantomeno dal 336, di celebrare il compleanno di Gesù il 25 Dicembre.
Data non scelta puramente a casaccio, ma perché, in assenza di ogni menzione dataria e temporale nei Vangeli, si decise di usare il Gran Varietà Religioso per sovrascrivere la festa del Sol Invictus, il Sole Vittorioso e Invincibile che passato il Solstizio torna ad allungare le nostre giornate.
Il Sol Invictus fu associato a varie divinità, tra i quali il citato Mitra: sostanzialmente, durante la festa dei Saturnalia, situata negli ultimi giorni di Dicembre, si festeggiava con una sorta di primitivo “Carnevale” il ritorno alla vita attiva e lo scorrere del tempo, e si terminava lodando il Sole Vittorioso
Sole vittorioso che, sostanzialmente, ogni cultista identificava col suo Dio: Mitra ad esempio, che si diffuse non a caso nel primo Secolo d.C., parallelamente al Cristianesimo, dando ai protoCristiani alcuni elementi utili per “occidentalizzare” il loro culto.
Mitra, originariamente un dio Zoroastriano, veniva infatti presentato ai romani come un uomo di giovane aspetto, in grado di sconfiggere la Morte e il cui trionfo veniva celebrato in cerimonie in cui gli umilli ed i poveri si congregavano per mangiare un torello sacrificato in suo nome.
Ricorda niente? Se riguardassimo alla Santa Messa, ci sia perdonata la celia, come un Culto Mitraico per Vegani?
Porre il Natale di Cristo il 25 Dicembre, in un colpo solo spazzò via il culto pagano del Sole Invitto e tutta la concorrenza religiosa, esattamente come piazzare uno Starbucks al posto del caffè degli anziani della città consente di trasformare tutte le porzioni di latte macchiato con cornetto in frappuccini.
Ma gli altri dei nati tutti a Natale?
Vi abbiamo detto che anche la data di nascita di Mitra è puramente convenzionale.
Quanto a Horus, figuratevi che gli antichi Egizi non avevano neppure un calendario remotamente assimilabile a quello occidentale, come potevano dichiarare Horus nato il 25 dicembre?
Invece, Horus viene tradizionalmente descritto come nato nel mese di Khoiak, un arco temporale piuttosto ampio che potrebbe essere ovunque tra ottobre e novembre.
Per non parlare della storiella di Horus nato da vergine sotto la stella Cometa coi Re Magi, quando in realtà Horus è figlio tradizionalmente della Dea Iside, l’equivalente greca della “Dea Madre” sul cui stampo sono create divinità come Hera moglie di Zeus e altre divinità simili.
Semplicemente: la verginità non è mai stato un attributo della dea Iside, che anzi ha popolato il Pantheon coi suoi lombi e, secondo uno dei miti più diffusi, concepì Horus avendo un rapporto carnale col Dio Padre Osiride per l’apposito scopo di vendicare il comatoso genitore (sì, Iside fece sesso con un dio in coma…).
Horus inoltre non ebbe dodici discepoli, ma un indeterminato numero di seguaci (ovviamente: se sei un dio, te la godi la vita) ed era così “immortale” che sua madre dovette ricorrere al Dio Thot quando Horus fu avvelenato da uno scorpione.
Su Mitra, vi abbiamo già detto quanto c’era da sapere, e come anche lui fosse un artefatto.
Inutile spiegarvi che il Principe Siddhartha, per gli amici Buddha non è nato da alcuna vergine, ma semplicemente i suoi genitori Suddhodana e Māyā avevano provato a concepire in ogni modo possibile, fallendo fino ad ottenere il piccolo Siddharta, “nato per portare l’illuminazione” senza alcun Re Magio o Stella Cometa nei paraggi, allevato nelle comodità e nel lusso per farne un sovrano (ma anche un bamboccione che non abbandonasse mai il fianco del padre Re) e che a 29 anni, semplicemente, non incontrò nessun Battista ma, vedendo per la prima volta i poveri e i bisognosi, decise di andarsene via dalla dimora paterna per vivere da umile asceta.
Neppure Attis è nato il 25 Dicembre, ed anzi le sue vicende, a dir poco bizzarre, di Cristiano non hanno un granché, ma somigliano più ad un arco narrativo del Trono di Spade dove Attis, a seconda dei casi, si innamora di una ninfa e si taglia i genitali per sfuggire alle attenzioni di una dea innamorata di lui, viene mandato a sposare la figlia del Re Mida, viene fatto impazzire da una rivale e si taglia i genitali in preda alla follia per poi diventare il servitore divino e cocchiere di una Dea (ruoli che, naturalmente, non richiedono il batacchio) o altre avventure degne di un Theon Greyjoy a caso più che degli “dei nati tutti a Natale”.
Se su Zarahtustra, per gli amici Zoroastro possiamo dire che egli è un profeta nato dall’infusione di forza mistica di un Dio Unico in una donna di alto lignaggio e che a 30 anni ricevette una rivelazione, le somiglianze finiscono qui. E come abbiamo detto con Mitra, è tipico del sincretismo protocristiano raccattare elementi presi qua e là.
Taceremo sul fatto che siccome Dioniso trasforma l’acqua in vino, allora è Gesù, dato che con Dioniso parliamo di Bacco: sostanzialmente il dio della Sbronza Molesta, dei piaceri della carne e di tutto quello che, sostanzialmente, farebbe venire un accidente secco al cristiano più bigotto.
Quanto poi al “Bacco figlio di Dio”, ci terrei a ricordavi che nei miti greci non esiste sostanzialmente donna che Zeus/Giove non abbia concupito, e laddove Gesù nella religione nasce da Madre Vergine, le amanti di Zeus tendevano a perdere castità, verginità e biancheria intima nei primi secondi dopo averlo incontrato, e non necessariamente in questo ordine.
Quanto a Khrishna con un piccolo aiuto sarà facile ricordare che in quanto ottavo figlio di sua madre non poteva essere nato da “vergine”, ed era quindi più un personaggio alla Ercole: un eroico semidio, reincarnazione di dei, divinizzato post mortem dopo aver vissuto fantastiche avventure nel suo paese di origine, figlio di madre nobile e dio seduttore.
È stato un lungo viaggio: ma spero vi abbia rimesso le cose in prospettiva.
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