Cosa hanno in comune il mai troppo compianto Cardinale Jean-Lous Tauran ed il Rabbino Yisrael Meir Lau?
Sostanzialmente un cosa: vedere l’orda Somarista farsi beffa della loro vita, vilipenderli e diffamarli mettendo loro in bocca i fantasmi attossicati della loro mente piena di nemici e fantasmi immaginari, impossibilitati a difendersi (il primo per la sua morte, il secondo per la sua distanza) dal vile randello del meme che continua ad abbattersi sulle loro figure come un maglio.
Perché ormai basta una frase messa sotto un volto per inventare quei fantasmi. Succede sempre, è successo anche a Yisreal Meir Lau
Chi ha composto questo bizzarro meme non solo ha deciso di rendere una vittima dell’Olocausto un fanboy di Mussolini, ma neppure si è peritato di cercarne la biografia.
Se l’avesse fatto, avebbe notato che la persona che ha coinvolto nelle sue bizzarrie si chiama Yisrael Meir Lau, non Rav Meir Leu.
Si tratta del rabbino capo di Tel Aviv (Israele). Precedentemente aveva operato come Rabbino Capo ashkenazita d’Israele tra il 1993 e il 2003.
Ancora in questo caso, come nell’altro articolo, dovremo citare noi stessi e ricordare che Meir Lau non ha mai scritto, proferito o anche solo meditato queste parole.
Ed è inutile che ci veniate a dire: “Ma magari lo pensava” perché in questo caso vi auguriamo di vivo cuore che un giorno qualcuno prenda la vostra foto e ci scriva sotto un meme in cui dichiarate di essere dei pedofili cannibali che si cibano di infanti alla brace dopo averli seviziati, che veniate a chiederci il fact checking e che noi, novelli Rorschach, fossimo messi in condizione di sussurrarvi: no.
Ma andiamo con ordine.
E ricordiamo come il Rabbino Meir Lau non ha mai smesso di combattere perché gli orrori del Nazifascismo non fossero mai dimenticati. Vi lasciamo alle sue parole
E vi ricordiamo come proprio nel 2011, nella sua costante campagna per tenere viva la memoria dell’Olocausto, il Rabbino Meir Lau si sia personalmente recato ad Auschwitz con diverse personalità multiculturali, anche del mondo Islamico, per promuovere la lotta al Negazionismo, il vero cancro del XXImo secolo
Earlier this year, I traveled to Auschwitz together with a group of Muslim leaders. The visit was arranged, in part, by the Aladdin Project, an independent organization whose aim is to increase knowledge of the Holocaust in the Islamic world. Among those taking part in the trip were former German Chancellor Gerhard Schroeder, the president of Croatia, the imams of London and Paris and the mufti of Bosnia.
In precedenza durante quest’anno [2011] sono andato ad Auschwitz con un gruppo di leader islamici. La visita è stata organizzata in parte dal progetto Aladdin, un’organizzanzione indipendente con lo scopo di diffondere la conoscenza dell’Olocausto nel mondo Islamico. Assieme a me c’erano l’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, il presidente della Croazia, gli Imam di Londra e Parigi ed il muftì di Bosnia
Aggiungendo che, a prescindere dal revisionismo dell’Iran di Ahmadinejad
Vi sono tra i musulmani persone che comprendono il pericolo del Negazionismo dell’Olocausto.
Del resto, non può che suonare ingiuriosa quanto incredibile una difesa di ufficio del fascismo da qualcuno assai critico degli eventi di quegli anni quanto incline a cercare nel dialogo interreligioso la dimensione del ricordo.
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