Giuseppe Conte parla di vertice con i vicepremier e posta una foto delle chiacchiere
I nostri lettori ci hanno mandato uno screen di un post del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in cui alla comunicazione di un vertice insieme ai vicepremier viene allegata una foto delle chiacchiere, il dolce tipico di Carnevale conosciuto in tutta Italia.
Vertice a tavola con i vicepresidenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini per parlare di investimenti, decreto sblocca cantieri, autonomia regionale.
Il dubbio sorge perché dal momento in cui si condivide il post di una pagina certificata, il bollino blu della certificazione non è visibile e si potrebbe pensare a un profilo fake. Perché alcuni pensano che si tratti di un profilo fake? La curiosità nasce dal bizzarro accostamento tra un vertice insieme ai vicepremier e la foto delle chiacchiere, che in altri luoghi d’Italia vengono chiamate bugie. In poche parole, alcuni la intendono in questo modo: “Nel nostro vertice a tavola parliamo di investimenti, decreti, autonomie regionali, ma sono chiacchiere“.
Tuttavia, il post è stato realmente pubblicato dal premier Conte ed è disponibile sulla sua pagina Facebook certificata:
Parliamo anche di precisazioni, però, per ricordare che il dolce tipico di Carnevale assume diversi nomi a seconda del luogo geografico di riferimento. Un elenco piuttosto completo è offerto da Wikipedia che ci rimanda a un articolo del sito La Cucina Italiana:
Bugie in Liguria, cenci in Toscana, frappe a Roma, galani in Veneto, cròstoli in Friuli. Il nome delle chiacchiere di Carnevale varia da regione a regione e in alcuni casi anche da città a città, ma la ricetta è più o meno sempre la stessa.
Su Elle.com troviamo un elenco completo:
- Chiacchiere: è il nome più comune in alcune zone dell’Umbria, basso Lazio, una parte dell’Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia (le Chiacchiere di Carnevale Siciliane), ma anche a nell’Emilia settentrionale, a Milano e in alcune zone della Sardegna (note come Chiacchiere sarde)
- Bugie in Liguria e Piemonte
- Sfrappe nelle Marche
- Cioffe in Abruzzo (alcuni le chiamano semplicemente Chiacchiere Abruzzesi)
- Frappe a Roma e dintorni
- Sfrappole a Bologna
- Cróstoli (cróstui) o gròstoi in Trentino e Venezia Giulia
- Maraviglias in Sardegna
- Risòle in Piemonte
- Strufoli in Maremma Toscana, se ricoperte di miele prendono il nome di melatelli
- Cunchielli in alcune zone del Molise
- Fiocchetti (perché le strisce formano un fiocco) sulle coste dell’Emilia Romagna
- Galani (nella zona tra Verona, Padova e Venezia)
- Gale (o Gali) a Vercelli e Novara
- Lattughe in provincia di Brescia e di Mantova
Possiamo dire, dunque, che “chiacchiere” e “bugie” sono i nomi più usati per questi dolci fritti di Carnevale, che però in altre regioni vengono chiamati in modo diverso. L’accostamento tra il vertice e le chiacchiere è sicuramente un caso, ma conveniamo nel fatto che sia oltremodo comico. In ogni caso confermiamo che il premier Conte abbia postato una foto di un vassoio di chiacchiere/bugie/stufoli/galani mentre parlava di vertice con i vicepremier.
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