I nostri lettori ci segnalano un articolo pubblicato su Libero Quotidiano il 30 giugno 2021 dal titolo: “Giuseppe Conte ‘condannato’ dal tribunale di Pisa: ci ha rubato la libertà ed era fuorilegge. Dpcm, i diritti negati”. Di fatto abbiamo una sentenza in cui il giudice considera illegittimi tutti i DPCM firmati da Giuseppe Conte, ma nei confronti dell’ex premier non esiste alcuna condanna. Si è trattato, piuttosto, dell’assoluzione a favore di due cittadini di origine marocchina che nel 2020 erano stati sorpresi fuori casa durante il lockdown nazionale senza alcuna giustificazione.
Libero Quotidiano, nel titolo, mette la parola condanna tra virgolette, e nonostante questo c’è chi si convince che il Tribunale di Pisa abbia realmente condannato l’ex Presidente del Consiglio. La notizia è stata ripresa da Repubblica, ma l’articolo è inaccessibile per via del paywall. Anche Repubblica usa le virgolette sulla parola condanna, e per questo i nostri lettori ci chiedono chiarimenti.
I contenuti di Repubblica sono stati ripresi da altre testate come Notizie.it e Sussidiario. Come già anticipato, il Tribunale di Pisa ha assolto due cittadini sorpresi fuori casa durante il lockdown e nelle motivazioni della sentenza ha considerato illegittimi i DPCM. Andiamo nel dettaglio.
I due uomini si trovavano fuori casa a Cascina, in provincia di Pisa, a bordo di uno scooter e senza una giustificazione valida in pieno lockdown nel 2020. Per questo avevano violato il DPCM dell’8 marzo 2020. I due cittadini marocchini sono stati assolti con sentenza n.419 del 21 marzo 2021 perché “il fatto non sussiste”, anche se uno di essi è stato condannato a 4 mesi con le attenuanti generiche per aver forzato il posto di blocco. Assolti entrambi, dunque, per il reato di violazione del DPCM.
Secondo il giudice Lisa Manuali il Presidente del Consiglio non aveva alcun potere:
La delibera dichiarativa dello stato di emergenza adottata dal Consiglio dei ministri il 31.1.2020 è illegittima per essere stata emanata in assenza dei presupposti legislativi, in quanto non è rinvenibile alcuna fonte avente forza di legge, ordinaria o costituzionale, che attribuisca al Consiglio dei ministri il potere di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario.
[…]
A fronte della illegittimità della delibera, devono reputarsi illegittimi tutti i successivi provvedimenti emessi per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica.
[…]
A causa della epidemia da Covid-19 sono state emanate disposizioni che hanno comportato la compressione di alcune libertà garantite dalla nostra Carta Costituzionale, libertà che concernono i diritti fondamentali dell’uomo e costituiscono il “nucleo duro” della Costituzione stessa.
[…]
Solo un atto avente forza di legge e non un atto amministrativo, come è il Dpcm, può porre limitazioni a diritti e libertà costituzionalmente garantiti.
NB: abbiamo usato gli omissis in quanto, impossibilitati a consultare l’articolo di Repubblica, abbiamo raccolto i frammenti della sentenza dalle altre fonti.
In ogni caso, l’assoluzione dei due cittadini non comporta la condanna dell’ex premier Conte, sebbene il giudice abbia considerato illegittimi i DPCM nelle motivazioni della sentenza. Il giudice Lisa Manuali non ha emesso condanna contro Giuseppe Conte, non ha parlato di provvedimenti contro l’ex premier anche se i titoli dei quotidiani pubblicati nelle ultime ore sembrano sostenere il contrario.
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