Gianluigi Paragone cita il record di ricoveri e la quarta dose in Israele, ma omette dettagli
Il boom di ricoveri in Israele, con tanti contagi e pazienti positivi, è positivi, ragion per cui non possiamo etichettare come vera e propria “bufala” la storia rilanciata da Gianluigi Paragone oggi 7 febbraio, ma ciò non toglie che venga fatta disinformazione sulla quarta dose. In attesa di capire quali saranno le decisioni prese dalle autorità e dai principali organismi sanitari sotto questo punto di vista, ci sono un bel po’ di concetto da chiarire sull’argomento. Un po’ come fatto settimane fa, con la discussione tra Selvaggia Lucarelli ed il fondatore di ItalExit.
Chiarimenti sulla quarta dose in Israele ed il boom di ricoveri dopo le parole di Gianluigi Paragone
Come si nota attraverso il post che ha condiviso su Facebook, fomentando gli animi dei NoVax nei commenti, Gianluigi Paragone in queste ore porta avanti una teoria molto chiara sulla quarta dose. Per farvela breve, l’ex esponente del Movimento 5 Stelle riporta dati oggettivi, riguardanti l’aumento improvviso di ricoveri in Israele, nonostante nel Paese sia partita da tempo la somministrazione della quarta dose del vaccino Covid.
Insomma, non ci vuole un esperto di Semiotica per comprendere quale sia la conclusione alla quale sia arrivato lo stesso Gianluigi Paragone. Il problema, però, nasce dal fatto che lui stesso ignori alcuni dettagli di un certo peso. Basti pensare a quanto riporta da La Stampa, che in queste ore ha sentito sull’argomento Arnon Shahar. Stiamo parlando del responsabile del piano vaccinale di Tel Aviv, il quale pur confermando l’aumento dei ricoveri, ha fatto sapere che grazie al vaccino in pochissimi hanno avuto bisogno dell’ossigeno.
Ancora, Shahar conferma che molti ricoverati positivi siano conteggiati come tali, pur essendo finiti in ospedale per altre ragioni. L’esito del tampone prevede che siano isolati, ragion per cui la loro degenza non sarebbe figlia del virus. Ecco perché le indicazioni fornite da Gianluigi Paragone sulla quarta dose in Israele hanno poco senso.
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