Già risolto il mistero dei vaccinati positivi in area No Covid al Riuniti di Foggia: complottisti ancora in ritardo
I nostri lettori ci segnalano un post al vetriolo pubblicato dalla pagina Facebook Freedom Fighters ieri, 16 agosto. Gli autori mostrano una circolare degli Ospedali Riuniti di Foggia con un testo che sì, fa sollevare un sopracciglio, ma non richiede necessariamente l’interpretazione più macchinosa e distorta.
“Inoltre si precisa che la sopracitata Circolare Regionale ha disposto che i pazienti positivi al Covid, che hanno completato il ciclo vaccinale e il cui ricovero è per patologia non riconducibile all’infezione Covid, dovranno essere ricoverati in area NO COVID, in ragione della irrilevante contagiosità.
In ottemperanza a quanto disposto dalla Circolare Regionale UUOOCC dovranno ricoverare tale tipologia di paziente nelle proprie aree di degenza, ove possibile in stanza singola”.
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No, non hanno capito
Sì: gli admin di Freedom Fighters non hanno capito di non aver capito, ma credono di aver capito e riportano ai loro lettori ciò che hanno capito, senza averlo capito. Premesso che è lapalissiano che il livello di contagiosità tra vaccinati è nettamente inferiore rispetto al tasso tra i non vaccinati (qui le dichiarazioni del CTS), bisogna anche ricordare che la sintomatologia che si manifesta nei vaccinati positivi al Covid-19 è differente rispetto alla malattia che si manifesta nei non vaccinati positivi al Covid-19.
Certo è che la circolare del Riuniti di Foggia può far storcere il naso: perché sistemare i positivi, seppur vaccinati, in area No Covid? Il dubbio – con un po’ di sano complottismo – è stato riportato su alcuni siti, senza escludere (ovviamente) Imola Oggi.
Il chiarimento del Riuniti
Notiamo un dettaglio: la circolare è datata 23 luglio 2021. Una risposta, infatti, è già stata data dagli stessi Ospedali Riuniti con una nota riportata da Today il 26 luglio:
Il Policlinico Riuniti di Foggia ha tempestivamente e, tra i primi, attivato il 1° livello di allerta Covid che prevede il ricovero di tutti i pazienti positivi presso un Nucleo Covid e i percorsi nelle discipline di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia, Dialisi e Rianimazione.
Quella che si rappresenta è una eventualità, segnalata dalla Circolare della Regione Puglia del 23 luglio 2021 dall’oggetto “definizione rete ospedaliera Covid e No Covid. Monitoraggio reti cliniche, reti assistenziali e tasso di occupazione” a cui il Policlinico Riuniti ha ottemperato, qualora si verifichino situazioni connesse a patologie prevalenti non riconducibili all’infezione Covid che comunque avrebbero visto il paziente ricoverato in reparti protetti presso discipline non contemplate con tutte le accortezze e le specificità del percorso Covid, come, tra le altre, l’utilizzo della camera singola.
Nella circolare regionale, infatti, si rappresenta la necessità, nell’ambito della programmazione, di individuare all’interno dei reparti di area medica o chirurgica posti letto dedicati a pazienti, che hanno completato il ciclo vaccinale, ricoverati per patologia prevalente non riconducibile all’infezione Covid. Allo stato attuale, tuttavia, questa possibilità non è utilizzata ed è da considerarsi molto remota.
Ad ogni buon conto, sarà cura dell’Amministrazione chiarire meglio eventuali dubbi interpretativi non degli operatori, con cui naturalmente ci sarebbe stata la valutazione caso per caso, qualora si fosse presentata questa eventualità, anche rispetto all’evidenza scientifica della minore contagiosità dei pazienti vaccinati.
Nessun mistero, dunque: solo un’eventualità remota dovuta a evidenze scientifiche che dimostrano minore contagiosità tra i pazienti vaccinati. La questione è già risolta da circa un mese, ma i complottisti anche a questo giro arrivano in ritardo.
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