Matteo Renzi secondo Il Fatto Quotidiano ne avrebbe fatta un’altra delle sue e, questa volta, si sarebbe ritrovato a querelare la persona sbagliata. Ormai la querela per Renzi va fortemente di moda, per la testata coinvolta ha questo vizio di chiamare in causa gli avvocati appena un giornalista scrive qualcosa sul suo conto che non gli aggrada e così, a loro dire, è stato anche stavolta.
Il problema è che Matteo Renzi si è ritrovato a querelare la persona sbagliata, infatti nel suo mirino era finita una giornalista de Il Fatto Quotidiano, Ilaria Proietti, ma questa querela non è arrivata a lei bensì ad una sua omonima e collega di un’altra testata. Esiste quindi un’altra Ilaria Proietti che fa la giornalista, ma non è stata lei a scrivere l’articolo su Il Fatto quotidiano che ha immediatamente spinto Matteo Renzi ad agire per vie legali.
Un errore eventualmente commesso dal suo staff che non è stato in grado di far recapitare la querela alla persona giusta, informandosi sui dati anagrafici della giornalista. Sarà stato curioso assistere alla faccia della Proietti querelata per sbaglio, sicuramente incredula per quanto accaduto, ma si sa che ormai da Renzi bisogna aspettarsi di tutto secondo la testata. Come se non bastassero gli ultimi sondaggi politici.
Intanto il leader di Italia Viva, secondo la testata (non abbiamo ancora trovato documenti ufficiali in merito) dovrà risarcire le spese legali che ammontano a 4700 euro, insomma un errore che gli è costato qualche euro ed un’altra figura non di certo brillantissima nella sua carriera da politico.
Per il direttore de Il Fatto Quotidiano c’è un problema di base nelle querele di Renzi, ossia quello di far recapitare direttamente a casa del querelato i documenti, invece di optare per la sede della testata giornalistica, questo gli impedirebbe di dar vita a qualche figuraccia in situazioni di omonimia.
Renzi ha provato anche a difendersi, evidenziando come le giornaliste di nome Ilaria Proietti che lavorano a Il Fatto quotidiano siano due, ma in realtà non è così. L’unica verità è che ci sono quattro giornaliste omonime iscritte all’albo. Appena avremo certezze su questa storia riguardante Renzi, ve le riporteremo.
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