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Gaffe leghisti durante la manifestazione a Roma con domanda retorica di Salvini sul decreto omofobia

Un episodio davvero curioso è stato portato alla nostra attenzione durante la manifestazione a Roma del 4 luglio, che ha visto unito il Centrodestra. Interventi, tra gli altri, anche di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini, con quest’ultimo che ad un certo punto si è soffermato ancora una volta sul decreto omofobia. Argomento molto delicato, che non a caso ha sollevato non poche polemiche già nei giorni scorsi, quando il Segretario della Lega ha lanciato la provocazione sul possibile lancio del decreto per l’eterofobia. Come vi abbiamo riportato con un approfondimento.

Come nasce la gaffe dei leghisti sul decreto omofobia durante la manifestazione a Roma

C’è un momento preciso durante l’intervento di Salvini per la manifestazione a Roma in Piazza del Popolo che crea una situazione davvero singolare. Fino a questo momento la questione è stata evidenziata solo da Giornalettismo. In particolare, il numero uno della Lega, parlando del possibile decreto omofobia, ad un certo punto ha posto una domanda retorica alla platea:

“Non passate per legge contro l’omofobia quella che mette solo il bavaglio a chi ritiene di potere e dover gridare al mondo che un bimbo ha bisogno di una mamma e di un papà e che un bimbo viene al mondo o viene adottato se ci sono una mamma o un papà. Ritenete giusto rischiare la galera per difendere questo principio?”.

Come accennato in precedenza, quella di Salvini durante la manifestazione a Roma era e resta una domanda retorica. Con il suo ragionamento, infatti, il decreto omofobia rischierebbe di far finire in galera coloro che difendono l’idea di un papà e di una mamma per un bambino. Dunque, dopo un quesito del genere Salvini in primis si sarebbe aspettato un secco “No” da parte di coloro che sono accorsi in Piazza del Popolo a Roma.

Qui, però, si viene a creare il momento più curioso della manifestazione a Roma. Non comprendendo bene il senso della domanda retorica (a dire il vero il giro di parole dello stesso Salvini non è che sia stato d’aiuto qui), tutti hanno risposto “sì”, andando nella direzione opposta rispetto alle intenzioni comunicative del legista. Ecco il video, con l’episodio raccontato che avviene al minuto 1:01:06.

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