Dopo una lunga attesa finalmente stanno arrivando i primi SMS reddito di cittadinanza da parte dell’INPS. Nessuna potenziale truffa, è tutto vero, con poco più del 50% delle richieste pervenute sulle 800.000 totali che hanno avuto un esito positivo. Insomma, in tante case italiane stasera ci dovrebbero essere i presupposti per festeggiare, ma a quanto pare le aspettative di tantissimi cittadini sono state completamente disattese, se pensiamo che più persone si sono viste approvare un reddito di cittadinanza di 40-80 mensili, o comunque ben inferiore alle rosee aspettative immaginate.
Ovviamente quello riportato è solo un esempio, ma tantissimi utenti dopo l’SMS reddito di cittadinanza si sono letteralmente scatenati all’interno del post Facebook pubblicato dalla pagina ufficiale “INPS per la Famiglia“. Una vera e propria mazzata, un flop, per chi magari non aveva l’illusione di avvicinarsi al tetto massimo di 780 euro, ma di sicuro non aveva messo in preventivo di fare i conti con importi bassissimi. Alcuni arrivano a 2-300 euro, ma in tanti sono restati sotto i 100 euro.
In passato ci siamo soffermati su svariate truffe relative al reddito di cittadinanza, compresa la proliferazione di siti fake che hanno messo seriamente a rischio la vostra sicurezza, come avete notato anche dal nostro pezzo di qualche tempo fa. Dalla tarda serata del 17 aprile, però, occorre fare un altro step e fare i conti con la dura realtà. Proviamo dunque ad inquadrare bene cosa sta avvenendo sui social, dopo il tanto atteso SMS reddito di cittadinanza per chi da settimana aspettava una risposta, possibilmente simile a quanto cantato da Gilberto Mazzi in tempi non sospetti.
Un contributo molto interessante per chiarire la vicenda, dopo la diffusione dei primi SMS reddito di cittadinanza giunti dall’INPS, ce lo fornisce TPI. Effettivamente tra i commenti del post riportato in precedenza troviamo anche alcune repliche ufficiali che aiutano a far chiarezza, soprattutto per coloro che si sono visti approvare cifre vicine ai 40 euro:
“La cifra spettante per Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza viene elaborata dall’Inps al netto delle prestazioni già spettanti e in applicazione della normativa del RdC votata in Parlamento e illustrata sul sito del Ministero del Lavoro www.redditodicittadinanza.gov.it“.
Morale della favola: inutile protestare con l’INPS dopo aver ricevuto l’SMS reddito di cittadinanza. Loro non possono far nulla e si stanno limitando ad applicare la normativa, evidentemente poco conosciuta da chi sostiene da sempre il provvedimento. Ad esempio, i redditi percepiti e dichiarati, oltre a quelli di chi lavora part-time, condizionano pesantemente la cifra finale, spostandola verso il basso. Lo stesso le pensioni sociali, fino ad arrivare l’aspetto forse più sottovalutato fino ad oggi 17 aprile, ovvero i redditi dell’intero nucleo famigliare in riferimento all’anno 2017. Ne vedremo delle belle nei prossimi giorni.
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