“Flatulenza e stalking al TG1”, parole che in questi giorni rimbalzano di ricerca in ricerca a seguito degli articoli pubblicati a partire dal 13 maggio sulle principali testate nazionali. Il primo articolo è comparso su Repubblica, ma la lettura è riservata agli abbonati. La vicenda ha come protagonista la giornalista Dania Mondini (qui la nostra prima analisi), che ha denunciato alcuni superiori per episodi che si sarebbero verificati nel 2018. Il caso è ora arrivato presso la Procura di Roma. Brevemente, tra i titoli emerge che la giornalista del TG1, per punizione, sarebbe stata rinchiusa in una stanza con un collega che soffriva di flatulenze. Secondo la consultazione di più fonti incrociate, la vicenda si presenta più complessa.
Come abbiamo riportato in apertura, la prima notizia sul caso è stata pubblicata da Repubblica, ma l’articolo è riservato agli abbonati. Altre testate hanno ripreso il pezzo di Repubblica e ci è possibile accedere al contenuto. Il Messaggero infatti, lo stesso giorno, riprende la ricostruzione di Repubblica in questo articolo.
Nella denuncia, Dania Mondini ha indicato 5 nomi di dirigenti Rai i quali, dopo dissapori e frizioni, nel 2018 l’avrebbero indirizzata a lavorare in una stanza con un collega che soffriva di flatulenza ed eruttazioni. A quel punto la Mondini si sarebbe opposta al demansionamento con un rifiuto “motivato all’ordine di servizio” – qui un approfondimento dagli amici de La Legge Per Tutti – e per lei, a quel punto, si sarebbero verificate le ritorsioni.
Alla Mondini sarebbero stati quindi affidati servizi brevi e banali e la giornalista avrebbe subito gravi aggressioni verbali a seguito di piccoli errori sfuggiti durante le conduzioni del TG1. Così Dania Mondini decide di presentare una denuncia alla Procura, allegando referti medici che documenterebbero lo stato di stress provocato dal difficile equilibrio sul lavoro.
Nel mirino dei documenti depositati da Dania Mondini ci sono cinque giornalisti-dirigenti, accusati di stalking. Per l’occasione sono stati ascoltati 6 testimoni e soltanto una giornalista avrebbe confermato la versione della cronista. In un primo momento la Procura ha chiesto l’archiviazione – come ricostruisce anche Corriere della Sera – e il passaggio del fascicolo al tribunale civile.
Secondo la Procura il caso non presentava i termini per un’accusa di stalking, bensì si poteva rivalutare come mobbing. Successivamente il procuratore generale Marcello Monteleone si è fatto carico dell’inchiesta sollevando il pubblico ministero dal caso, riprendendo la strada dell’incriminazione per stalking.
Sul caso interviene il procuratore speciale Claudio Loiodice che, ascoltato dalla redazione di Fanpage il 14 maggio, cerca di spegnere la facile ironia comparsa sui social (anche sui profili della Mondini) per via della parte sulle flatulenze denunciato alla Procura insieme agli altri episodi. Loiodice, riferendosi alla prima notizia comparsa su Repubblica, parla di “articolo infantile”
Per via di alcuni titoli comparsi sui quotidiani online, infatti, il caso della giornalista Dania Mondini è stato spesso ridotto a barzelletta irriverente. Loiodice interviene per sostenere la serietà del fatto.
La vicenda è uscita come una barzelletta, ma i fatti sono gravi e per questo abbiamo sporto denuncia. Dania è stata vittima di un caso di mobbing verticale, detto anche ‘bossing‘. In questi giorni stiamo integrando la denuncia con nuovi fatti.
Loiodice fa notare un dettaglio che non è stato riportato fino ad oggi: al centro delle indagini, infatti, ci sono i mancati avanzamenti di carriera. La Mondini non è mai stata promossa “a differenza di altre persone che hanno fatto carriera molto rapidamente”, dichiara Loiodice, e aggiunge: “Penalizzata perché donna“.
Per questo i legali della cronista Rai hanno chiesto di consultare i criteri di valutazione con cui altri colleghi più giovani sono stati promossi. “Il TAR ci ha dato ragione – dichiara Loiodice – ma la Rai si è opposta“.
Sempre sulla riduzione della vicenda a un banale caso di flatulenza da parte di un collega, i legali della Mondini sono stati ascoltati il 13 maggio da Adnkronos e hanno sottolineato, anch’essi, che il caso “nasconde molto di più“.
Aggiungiamo che Loiodice, a Fanpage, ha riferito che Dania Mondini – proprio a causa del progressivo demansionamento – sarebbe finita per tre volte in ospedale per poi ricevere una diagnosi di fibrillazione atriale che sta curando dal 2018. Patologia, questa, che secondo Loiodice sarebbe dovuta proprio alle “situazioni psicologicamente sofferenti” esposte nella denuncia.
Nelle ultime ore Corriere della Sera ha riportato che sia Loiodice che i difensori della Mondini nei prossimi giorni presenteranno un’integrazione alla denuncia per dimostrare che “in Rai non esistono veri meccanismi di tutela nei confronti dei propri dipendenti, in balia di umori e arbitri dei vertici”. Tutto questo, precisa il Corriere, è riportato in estrema sintesi.
Secondo Loiodice e i legali di Dania Mondini, le prime notizie sul caso “flatulenza e stalking al TG1” non avrebbero quindi reso giustizia alla vicenda che, invece, meriterebbe un approfondimento anche a seguito delle conseguenze sulla salute della giornalista.
L’episodio più condiviso e sul quale dilaga ancora l’ironia – quello del collega con la flatulenza con il quale la Mondini sarebbe stata costretta a condividere una stanza – sarebbe dunque soltanto un piccolo tassello di una storia più complessa e che riguarderebbe la tutela dei dipendenti, una mancata promozione alla giornalista nonostante i tanti anni di servizio, vessazioni e aggressioni verbali.
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