Editoriale

Firma novax attacca redazione di giornale: chi vuole la censura ora?

Firma novax attacca redazione di giornale: e siamo immediatamente (e ironicamente) in una di quelle pagine oscure della storia. Quelle in cui chi cerca di prendere il potere con prepotenza e arroganza, comincia sempre silenziando le voci dei giornalisti, distruggendo e vandalizzando le redazioni di chi non si piega alle lodi di gesti crudeli.

Abbiamo deciso di non mostrarvi il simbolo della nota firma novax: non avranno certo pubblicità e lodi da noi. Come abbiamo deciso di bannare tutti coloro che con l’avatar della nota firma verranno a lasciare i loro commenti. E non solo loro, tutti i loro contatti inclini al branco da uomini cartelloni.

Un’idea che deve essere difesa col vandalismo e le aggressioni è una idea che non vale niente. Anzi, è solo vandalismo e aggressione, e va condannata a prescindere.

Firma novax attacca redazione di giornale: chi vuole la censura ora?

La vittima è la redazione di Bergamonews, colpevole di aver descritto senza i toni di lode ed enfatici che i novax desideravano alcune delle loro azioni più brutali.

Come vandalizzare un cimitero, offendendo il senso stesso della pietà verso i morti, addirittura firmando col loro avatar virtuale tale gesto.

Gesto cancellato dall’azione di tre pensionati, gli unici e soli eroi di questa storia degni di rispetto.

Vittima peraltro colpita più volte: la stessa firma novax compare nell’attacco social ad un’altra testata locale.

Il Giunco, che si è ritrovata i social martoriati da commenti copincollati, spesso dalla sintassi resa incerta dal livore e dal bisogno di aggredire.

Vale quindi ancora una volta quanto dicemmo allora: i leoni e i guerrieri novax, i cattivisti da tastiera in servizio permanente noti alla cronaca per le loro esplosioni di violenza verbale (e per alcuni gruppi, fisica, voluta e incoraggiata) hanno paura di tre pensionati.

Hanno paura della verità e della libertà, hanno paura della libertà di stampa.

Gli stessi gruppi che amano ripetere “nazista” come un mantra non agiscono in modo dissimile da chi, negli anni più bui della storia di chi ha conosciuto la dittatura, cercavano le redazioni dei giornali per spaccare macchinari e intimidire giornalisti perché parlassero delle loro gesta solo con adulazione.

E questo spiega, davvero, chi ha velleità da dittatore e chi no.

I vandali, che hanno colpito anche hub vaccinali della zona, saranno identificati a mezzo delle telecamere. E se saranno tanto ottenebrati da rivendicare il loro gesto sui social, ovviamente, dato che sui social non esiste anonimato.

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