Falso che idrossiclorochina sia una cura per il Covid: a cosa serve e malintesi sul Consiglio di Stato
A tutti piacerebbe avere a disposizione una cura certa e sicura per il Covid, partiamo da questo presupposto fondamentale con il nostro approfondimento del 12 dicembre a proposito dell’idrossiclorochina, ma considerare da questo momento il farmaco in questione efficace contro il Coronavirus sarebbe un errore madornale. Una di quelle leggende metropolitane che nessuno può permettersi in questa fase. Già, perché tanti giornalisti hanno cercato qualche visita in più gonfiando oltre il lecito i titoli riguardanti un recente pronunciamento da parte del Consiglio di Stato.
Cosa dice il Consiglio di Stato sull’idrossiclorochina: a cosa serve e legami con il Covid
A cosa serve esattamente l’idrossiclorochina? Non era una cura contro il Covid prima, non lo è adesso. Solo leggendo il documento integrale fornito dallo stesso Consiglio di Stato, infatti, è possibile risalire alla verità. Andando oltre i titoli che attirano click, ma che al contempo generano anche pericolosa disinformazione sull’argomento. Qui potete consultare per intero il pronunciamento, con un paio di dettagli che vanno evidenziati con grande forza e rigore per gli italiani.
Il paragrafo 14.2 ci dice chiaramente che “dai dati della letteratura si può concludere che gli studi clinici prospettici randomizzati indicano con sufficiente chiarezza che l’idrossiclorochina non apporta significativi benefici nei pazienti ospedalizzati“. Per quelli non ospedalizzati, invece, è possibile andare avanti con ulteriore valutazione di studi clinici. Insomma, si tratta semplicemente di una “non totale bocciatura“. Tra l’altro, solo per parte dei pazienti Covid. Capirete facilmente, dunque, quanto siano fuorvianti alcuni titoli di questi giorni.
Il paragrafo 15, addirittura, vede invece una sorta di ammissione da parte del Consiglio, secondo cui non è sua competenza esprimere pareri sull’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina. Per quanto il verdetto del Consiglio di Stato sia distante rispetto a quanto riportato dall’EMA, secondo cui il farmaco può addirittura portare a danni psichici secondo quanto approfondito durante il mese di novembre, alcuni chiarimenti a proposito del tanto discusso pronunciamento sono assolutamente indispensabili.
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