Immigrati

“Extracomunitario marocchino prende a bastonate una barista, femministe mute”

Dalla pagina Facebook Gruppo ‘Gnazzzio viene riportato un fatto di cronaca avvenuto in Reggio Emilia, al bar Cadè, alle 5 di mattina del 14 settembre 2019.

 

EXTRACOMUNITARIO MAROCCHINO PRENDE A BASTONATE una BARISTA …
FEMMINISTE MUTE.
Siamo a Villa Cade’ in provincia di Reggio Emilia…
13/09/2019

E’ accaduto alle 5 del mattino di venerdì. In preda a una furia incontrollabile un marocchino ha prima preso a botte la titolare del locale perché la birra che gli aveva servito era troppo fredda, per poi scagliarsi contro le persone accorse in aiuto della malcapitata.
L’uomo, armatosi dell’asta metallica usata per aprire e chiudere la saracinesca del locale, colpisce con violenza inaudita la donna che, nel frattempo, era uscita in strada, arrivando quasi a strangolarla nell’immobilizzarla con un braccio al collo contro la parete, impedendole di respirare.
Agenti e militari si sono messi subito all’inseguimento del marocchino che, con la sua Peugeot 307, stava tentando di fuggire percorrendo la strada verso Reggio a velocità sostenuta, mettendo in serio pericolo anche gli altri utenti della strada.

Raggiunto dalla pattuglia dei carabinieri, e trovandosi la strada sbarrata dalle volanti della polizia, l’uomo non ha esitato a speronare l’autoradio perdendo, a causa dell’impatto, il controllo del suo mezzo. A quel punto, l’africano ha tentato ancora la fuga a piedi, ma è stato raggiunto di lì a poco e immobilizzato. Accompagnato in caserma, l’immigrato è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio plurimo, lesioni personali dolose e aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ed è stato condotto in carcere a Reggio Emilia a disposizione della Procura.

La barista ha ricevuto una prognosi di 40 giorni. Lievemente feriti anche i militari dell’Arma. I rilievi di legge relativi all’impatto tra l’auto dei carabinieri e quelle del fuggitivo sono stati eseguiti dalla polizia municipale di Reggio Emilia che, a carico del marocchino, ha rilevato gravi violazioni al codice della strada, tra cui la mancanza della copertura assicurativa del mezzo, la guida senza patente e la guida in stato di ebbrezza alcolica.

Ricordiamo che sempre a Reggio, poche settimane fa, Hicham Boukssid, marocchino 34enne clandestino e già espulso, ha ammazzato un’altra barista.

E’ l’Emilia governata dal PD.

La barista era di origini cinesi e l’aggressore, residente a Potenza, ha diversi precedenti per reati contro il patrimonio. Il tutto sarebbe scoppiato quando l’uomo aveva ordinato una birra, che egli lamentava essere troppo fredda. Gli atteggiamenti molesti del marocchino – degenerati con il lancio della bottiglia addosso all’esercente – avrebbero portato la donna a cacciarlo dal locale con l’ausilio di un mattarello. Poco dopo l’uomo è tornato per aggredire la barista servendosi dell’asta per saracinesca e tentando di strangolare la donna con un braccio. L’arrivo di alcuni passanti e di alcuni vicini ha messo in fuga l’uomo – anche se in un primo momento ha provato a fronteggiarli – ma l’aggressore ha tentato la strage con la propria auto, scagliandosi contro i presenti.

Come riporta Reggio Online:

Dai rilievi della Polizia Municipale la macchina era senza assicurazione e il marocchino era alla guida senza patente e ubriaco.

E ancora:

Raggiunto dalla pattuglia dei carabinieri, e trovandosi la strada sbarrata dalle volanti della polizia, l’uomo non ha esitato a speronare l’autoradio perdendo, a causa dell’impatto, il controllo del suo mezzo. A quel punto, l’uomo ha tentato ancora la fuga a piedi, ma è stato raggiunto di lì a poco e immobilizzato. Accompagnato in caserma, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio plurimo, lesioni personali dolose e aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ed è stato condotto in carcere a Reggio Emilia a disposizione della Procura

Confermiamo la notizia, dunque, e vi riportiamo un ultimo aggiornamento dalla stampa locale: l’aggressore, 39 anni, si chiama Abdeljalil Kadcha e davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Non abbiamo usato uno dei nostri tag, inoltre, per offrirvi la possibilità di riconoscere dove inizia la notizia e dove la strumentalizzazione di essa. Ovviamente, sul “femministe mute” che i maschi alpha di Gruppo ‘Gnazzzio aggiungono per palesare un’inconfondibile virilità e una mascolinità piena di gioia, giubilo e testosterone elettorale, preferiamo sorvolare.

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